“Dopo quattordici anni di fallimenti, il 2 maggio gli elettori britannici hanno chiaramente detto al governo che ne hanno abbastanza. A questo punto Rishi Sunak deve farsi una domanda: perché arrancare al potere in un posizione di debolezza quando un gran numero di cittadini ha fatto capire chiaramente la propria volontà? La via d’uscita più onorevole per il primo ministro conservatore sarebbe convocare subito elezioni anticipate”. Così il domenicale The Observer commenta la disfatta subita dai tory alle elezioni locali che si sono svolte in più di cento comuni britannici giovedì 2 maggio. Il partito di Sunak ha perso complessivamente quasi la metà dei sui consiglieri, più di quattrocento, mentre i laburisti di Keir Starmer ne hanno guadagnati quasi duecento e mantengono un saldo vantaggio nei sondaggi in vista delle legislative, che si dovrebbero tenere entro la fine dell’anno. Intanto, in Scozia, lo Scottish national party ha scelto il suo nuovo leader, dopo le dimissioni di Humza Yousaf: si tratta di John Swinney, dirigente del partito di grande esperienza, che il 7 maggio è diventato anche first minister del governo scozzese. ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1562 di Internazionale, a pagina 35. Compra questo numero | Abbonati