Americhe

Migranti respinti

Puerto Barrios, Guatemala, 16 gennaio 2022 (Josue Decavele, Reuters/Contrasto)

“Il 17 gennaio cinquecento agenti della polizia e soldati dell’esercito del Guatemala hanno disperso con la forza una carovana di almeno seicento persone, honduregne e nicaraguensi, partite nei giorni precedenti da San Pedro Sula, in Honduras, e dirette a nord verso gli Stati Uniti”, scrive il giornale messicano Milenio. Nel gruppo c’erano alcuni minori. Le autorità guatemalteche hanno reso noto che i migranti non potevano proseguire il viaggio perché non avevano né documenti né certificati di vaccinazione contro il covid-19 o il risultato di un tampone negativo. ◆

Sequestro in sinagoga

Colleyville, 16 gennaio (Brandon Bell, Getty Images)

Il 15 gennaio Malik Faisal Akram, un cittadino britannico di 44 anni, ha preso in ostaggio quattro persone in una sinagoga a Colleyville, in Texas. Chiedeva il rilascio di Aafia Siddiqui, neuroscienziata pachistana sospettata di avere legami con Al Qaeda e detenuta in una prigione federale statunitense. Dopo dieci ore di trattative le forze speciali sono entrate nella sinagoga, uccidendo Akram e liberando gli ostaggi. Il giorno dopo nel Regno Unito la polizia ha arrestato due persone accusate di essere coinvolte nel sequestro.

Al caldo e senza luce

Dall’inizio di gennaio l’Argentina sta vivendo un’ondata di caldo eccezionale, con temperatura minime di 26 gradi centigradi e massime che hanno raggiunto i 46 gradi. “Il caldo ha provocato diversi problemi”, si legge sul quotidiano Folha de S.Paulo, “come la mancanza d’acqua nella regione intorno alla capitale Buenos Aires e interruzioni della corrente elettrica che durano anche dieci ore consecutive. L’11 gennaio almeno settecentomila abitanti della città sono rimasti senz’acqua e senza luce nella regione metropolitana e quindicimila il 15 gennaio” .

Due sconfitte in pochi giorni

Il 14 gennaio la corte suprema degli Stati Uniti ha bloccato l’obbligo introdotto dall’amministrazione Biden di vaccinarsi e fare dei test del covid periodici nelle aziende con più di cento dipendenti. Secondo il massimo organo della giustizia statunitense il provvedimento del governo federale, che avrebbe riguardato circa ottanta milioni di lavoratori, sarebbe “un’imposizione sbagliata” sulle vite e sulla salute dei cittadini. I giudici hanno invece lasciato in vigore l’obbligo vaccinale per la maggior parte degli operatori sanitari, in totale circa dieci milioni di persone, che dovranno vaccinarsi entro la fine di febbraio. “È un brutto colpo per l’amministrazione Biden, che sperava di rilanciare la campagna vaccinale”, scrive il Wall Street Journal. “Gli Stati Uniti sono indietro rispetto agli altri paesi occidentali: solo il 63 per cento della popolazione è completamente vaccinata, mentre il 38 per cento ha ricevuto la dose di richiamo”. È la seconda sconfitta per il presidente nel giro di pochi giorni. La senatrice dell’Arizona Kyrsten Sinema ha detto di essere contraria alle proposte per cambiare le regole sull’ostruzionismo al senato. Questo impedirà ai democratici di approvare la riforma elettorale pensata per contrastare le leggi approvate dai conservatori in molti stati e che limitano il diritto di voto delle minoranze.

Attacco alla stampa

“È da poco cominciato il nuovo anno e già due giornalisti sono stati uccisi in Messico, uno dei paesi più pericolosi del mondo per chi lavora nell’informazione”, scrive Infobae. Il direttore del sito Inforegio, José Luis Gamboa, è stato ucciso il 10 gennaio a Veracruz mentre il 17 gennaio il fotoreporter Margarito Martínez è stato assassinato vicino alla sua casa di Tijuana, nel nordovest del paese e vicino alla frontiera con gli Stati Uniti. Martínez, che aveva 49 anni, si occupava prevalentemente di criminalità organizzata e aveva subìto delle minacce il mese scorso. Secondo l’organizzazione indipendente Committee to protect journalists, dal 1992 a oggi in Messico sono stati uccisi 138 giornalisti per motivi legati al loro lavoro.

Colombia Breiner David Cucuñame López, un attivista ambientale di quattordici anni, è stato ucciso in un attacco armato il 14 gennaio nel dipartimento di Cauca, nell’ovest del paese. Stava realizzando un pattugliamento della zona con la guardia indigena studentesca di cui faceva parte.

Haiti Il 14 gennaio le autorità giamaicane hanno arrestato John Joël Joseph, un ex senatore haitiano sospettato di essere coinvolto nell’omicidio del presidente Jovenel Moïse, ucciso nella sua casa di Port-au-Prince il 7 luglio 2021.

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1444 - 21 gennaio 2022
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