I libri italiani letti da un corrispondente straniero. Questa settimana
Salvatore Aloïse della tv francotedesca Arte.

Metà anni novanta, provincia di Piacenza. Tre bambini, tra i dieci e gli undici anni, protagonisti di un libro diviso in tre parti in cui ognuno di loro ci fa vivere una sua giornata particolare, raccontando eventi apparentemente piccoli e svelando pensieri difficili da tenersi dentro. Perché è l’infanzia, secondo l’autrice, a determinare il resto della vita. Dopo si può solo correggere qualcosa. Ecco Susanna, chiamata Orsa, bullizzata perché sovrappeso. Aspetta la gita scolastica pur sapendo che i compagni non perderanno l’occasione di deriderla. Poi c’è Annalia che va nell’azienda agricola in cui lavora suo padre insieme all’amica del cuore e apre uno squarcio sul dramma che la sua famiglia sta vivendo per la scomparsa del fratello maggiore. Infine Matteo, che vigila sulla sorellina ipovedente anche nel giorno della tanto attesa festa del patrono e sorprende il papà ad amoreggiare con la salumiera, mentre la mamma si barcamena per la famiglia. È una scrittura lieve e scorrevole, che fotografa il mondo con gli occhi dei bambini. E parla delle loro difficoltà. I bambini, sostiene Fusconi, vivono quotidianamente e in profondità esperienze di dolore, di paura, di solitudine, mentre spesso a noi adulti fa comodo credere che siano solo felici e spensierati.

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Questo articolo è uscito sul numero 1461 di Internazionale, a pagina 90. Compra questo numero | Abbonati