12 marzo 2015 14:54

Alle 17.30 il premier Matteo Renzi presenterà al consiglio dei ministri la riforma del servizio radiotelevisivo pubblico. La Rai deve essere messa nelle “migliori condizioni per informare, educare, divertire, per poter essere la più innovativa azienda culturale italiana”, si legge nel piano su cui hanno lavorato i parlamentari.

Il documento interviene sull’articolo 49 del testo unico sulla radiotelevisione e su alcuni articoli della legge Gasparri. Ecco le principali modifiche.

  1. Un amministratore delegato con ampi poteri su finanza e contenuti editoriali nominato dal governo.
  2. Un consiglio di amministrazione con sette membri, di cui tre eletti dal parlamento, tre dal ministero del tesoro (in quanto azionista di maggioranza) e uno dai dipendenti.
  3. Un direttore nominato dal governo.
  4. La conferma del “piano news” proposto dal direttore generale Luigi Gubitosi, approvato con cinque voti a favore e tre contrari. Il piano prevede la creazione di due redazioni, una per Tg1, Tg2 e Rai parlamento, l’altra che copre Tg3, Rainews e Tg regionali, per un risparmio fino a 100 milioni di euro.
  5. Secondo fonti parlamentari nel testo si prevede anche la specializzazione tematica delle tre reti principali: una generalista, una dedicata all’innovazione, alla sperimentazione e ai nuovi linguaggi, e una a carattere più culturale, di servizio pubblico, preferibilmente senza pubblicità.

L’ipotesi di trasferire il canone di abbonamento sulla bolletta elettrica per ridurre l’evasione non è oggetto di discussione del disegno di legge.

L’Huffington Post, Reuters, la Repubblica

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