22 maggio 2015 08:42

La Birmania ha dato avvio alla sua prima missione di soccorso per i migranti della minoranza musulmana rohingya dispersi nelle acque della Andamane. La marina ha salvato 208 persone che si trovavano in due imbarcazioni al largo della costa birmana.

I rohingya sono in fuga dalla Birmania, dove non riescono a ottenere la cittadinanza e subiscono violazioni dei diritti umani. Tra i migranti ci sono anche diversi bangladesi, che si spostano per motivi economici. Secondo le stime delle Nazioni Unite, circa duemila persone sono ancora in mare trattenute dai trafficanti, che li rilasciano solo in cambio del pagamento di un riscatto da parte dei parenti. Afp

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