26 maggio 2015 17:23

Per la prima volta il governo burundese si è espresso sulla crisi politica nel paese, dopo un mese di proteste contro la decisione del presidente Pierre Nkurunziza di ricandidarsi a un terzo mandato. In un documento il governo si rivolge alla comunità internazionale che ha ritirato il suo appoggio alle elezioni, per chiedere “di rispettare le istituzioni in Burundi”, affermando che “non negozierà e non discuterà le questioni che tendono a minare le sue istituzioni”.

Queste dichiarazioni arrivano dopo che la Francia ha sospeso la cooperazione con il Burundi in materia di sicurezza e di difesa e le organizzazioni non governative statunitensi ed europee hanno ritirato il proprio personale. Belgio, Paesi Bassi e Svizzera hanno deciso di non inviare aiuti economici per sostenere le elezioni generali, chiedendo il rinvio del voto e il governo burundese ha invitato i cittadini a finanziare il processo elettorale “con una sottoscrizione”.

Negli scontri tra polizia e manifestanti dal 26 aprile sono morte almeno trenta persone.

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