20 luglio 2015 08:38
Hissène Habré esce dal tribunale di Dakar, in Senegal, il 3 giugno 2015. (Seyllou, Afp)

Si apre oggi a Dakar, in Senegal, il processo all’ex dittatore del Ciad Hissène Habré. Hissène Habré, soprannominato il “il Pinochet africano”, è stato al potere dal 1982 al 1990 ed è accusato di essere responsabile di migliaia di omicidi politici, detenzioni illegali e uso sistematico della tortura contro la popolazione locale.

Secondo l’ong Human Rights Watch, esistono le prove di almeno 1200 omicidi e 12mila episodi di tortura ordinati dall’ex dittatore.

Una commissione d’inchiesta locale, formata dall’attuale presidente del Ciad Idriss Déby, in un rapporto pubblicato nel 1992 ha accusato Habré di aver ordinato alla polizia politica, la Direction de la documentation et de la sécurité (Dds) l’uccisione di almeno 40mila persone.

Hissène Habré ha vissuto in esilio per 22 anni a Dakar, in Senegal, fino all’arresto ordinato dalle autorità senegalesi nel luglio del 2013.

Il processo si terrà nella capitale senegalese presso un tribunale speciale, istituito nel 2013 dopo la firma di un accordo all’interno dell’Unione Africana.

Quello nei confronti di Hissène Habré sarà il primo processo contro un ex leader africano a svolgersi in territorio africano e, a livello globale, il primo processo per crimini contro l’umanità istruito dalle autorità di un paese contro l’ex leader di un altro paese.

Gli avvocati difensori di Habré hanno descritto il nuovo tribunale speciale senegalese come uno “strumento politico”, usato dal presidente senegalese Déby contro i suoi oppositori.

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