08 ottobre 2015 11:56

Il sindaco di Roma Ignazio Marino ha dichiarato che restituirà ventimila euro che, in precedenza, aveva detto di aver usato per pagare pranzi ufficiali, dopo che è stato accusato di aver usato fondi pubblici per portare a cena la sua famiglia e i suoi amici.

Si tratta dell’ennesimo scandalo che colpisce il sindaco, sempre più isolato, e arriva nel momento in cui Roma si sta sforzando di prepararsi al Giubileo che dovrebbe portare milioni di visitatori in una città afflitta da vari problemi.

Marino ha negato qualsiasi tipo d’irregolarità relativa ai suoi rimborsi spese ma, volendo porre fine a diversi giorni di polemiche, ha annunciato che restituirà il denaro che ha usato attraverso la sua carta di credito del Comune di Roma da quando è diventato sindaco nel 2013.

“Sto facendo a Roma un regalo da ventimila euro, che erano stati spesi sulla carta di credito del sindaco per funzioni ufficiali. Si tratta di spese che erano state fatte nell’interesse dei cittadini”, ha scritto Marino sulla sua pagina Facebook. “Adesso andiamo avanti per il bene della città”.

Lo scandalo, tuttavia, non sembra destinato a spegnersi. I pubblici ministeri romani hanno aperto un’indagine sui rimborsi spese, e gli stessi alleati di Marino all’interno del Partito democratico del primo ministro Matteo Renzi, hanno preso le distanze dal sindaco.

È emerso che Marino ha regolarmente chiesto rimborsi per dei pasti consumati nei fine settimana

Paradossalmente, è stato lo stesso Marino l’artefice delle sue disgrazie, avendo pubblicato online tutte le sue richieste di rimborso spese in quella che era stata presentata come una mossa di trasparenza, fatta per zittire quanti criticavano i suoi frequenti viaggi all’estero.

Da un’analisi delle centinaia di ricevute è emerso che Marino ha regolarmente chiesto rimborsi per dei pasti consumati in ristoranti vicino a casa sua in giorni festivi e nei fine settimana.

In un’occasione ha dichiarato di aver cenato fuori con l’ambasciatore del Vietnam, il quale ha negato che l’incontro abbia mai avuto luogo. In un’altra circostanza ha dichiarato di aver invitato un rappresentante dell’Organizzazione mondiale della sanità, ma il ristoratore ha detto al quotidiano La Repubblica che Marino ha mangiato da solo con sua moglie.

È stato un brutto anno per Marino, un ex chirurgo specializzato in trapianti del fegato diventato politico di centrosinistra. La sua amministrazione è stata lacerata da un’indagine relativa a presunte infiltrazioni mafiose all’interno del comune di Roma. Nonostante egli non sia stato oggetto delle indagini, il governo ha affermato ad agosto che la sua squadra sarebbe stata messa sotto stretta osservazione.

Marino è stato accusato anche di non aver saputo adeguatamente rispondere al declino di una città invasa dai rifiuti e dove, in particolare, il trasporto pubblico versa in condizioni disastrose. I romani temono che tutto ciò non preannunci niente di buono rispetto alla capacità della loro città di occuparsi dei milioni di pellegrini attesi per l’anno santo, che comincerà l’8 dicembre.

(Traduzione di Federico Ferrone da Reuters)

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