30 ottobre 2015 14:45

Al largo delle coste greche, davanti all’isola di Kalymnos e di Rodi, nella notte tra il 29 e il 30 ottobre sono naufragate due imbarcazioni e sono morti almeno 22 migranti, tra cui tredici bambini. Davanti all’isola di Kalymnos sono morte 19 persone, che viaggiavano a bordo di un’imbarcazione, 138 sono state soccorse.

Un’altra barca è naufragata davanti a Rodi, sono morte tre persone, tre risultano disperse, e sei sono state soccorse. Nel sud della Spagna, intanto, la guardia costiera ha recuperato quattro corpi senza vita a bordo di un’imbarcazione di fortuna che li trasportava dal Marocco alla Spagna. Ieri a Lesbo le autorità greche avevano riferito di un bilancio ancora provvisorio del naufragio avvenuto mercoledì, con almeno 17 morti, tra cui 11 bambini, e 38 dispersi. I soccorritori sono riusciti a portare in salvo 242 migranti, tra cui ancora tanti bambini.

Almeno 15 di loro, di età compresa fra tre mesi e dieci anni, sono stati ricoverati per ipotermia. Dall’inizio dell’anno sono arrivate in Grecia circa 570mila persone via mare. Dall’inizio di ottobre sono 68 i migranti morti nell’Egeo, e il premier greco Alexis Tsipras ha dichiarato di “vergognarsi come leader europeo per l’incapacità dell’Europa di difendere i propri valori”.


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