08 settembre 2016 18:20

Il prossimo segretario generale delle Nazioni Unite dovrebbe essere una donna, ha dichiarato ad agosto il titolare attuale, il sudcoreano Ban Ki-moon.

Il suo secondo mandato quinquennale volge ormai al termine, e Ban ritiene che dopo sette decenni e otto leader uomini sia venuto il momento di vedere una donna al vertice dell’organizzazione.

La decisione non spetta a lui, ma ai rappresentanti dei quindici paesi membri del Consiglio di sicurezza, che devono raccomandare un candidato e sottoporlo all’approvazione dell’Assemblea generale.

Per tradizione il segretario generale viene scelto a rotazione tra le diverse regioni del mondo. L’incarico è già stato ricoperto da funzionari provenienti da Asia, Africa, America Latina ed Europa occidentale. I paesi dell’Europa orientale, tra cui la Russia, sostengono che adesso toccherebbe a loro.

Il Consiglio di sicurezza ha condotto tre votazioni informali a cui hanno partecipato dodici candidati, ora ridotti a dieci: in testa alle preferenze è risultato sempre Antonio Guterres, ex primo ministro portoghese ed ex alto commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati. Il candidato finale dovrebbe essere selezionato entro ottobre ed entrare in carica il 1 gennaio 2017.

Ecco le cinque donne che rientrano nella rosa dei candidati e potrebbero puntare a guidare le Nazioni Unite

Irina Bokova, 64 anni, Bulgaria
Direttrice generale dell’Unesco

Parla fluentemente quattro delle sei lingue ufficiali delle Nazioni Unite ed è stata eletta due volte alla guida dell’Unesco con voto diretto degli stati membri. Le credenziali Onu di Irina Bokova sono solidissime. Vorrebbe vedere “un’Onu più efficiente”. È appoggiata dalla Russia.

Helen Clark, 66 anni, Nuova Zelanda
Capo del Programma di sviluppo delle Nazioni Unite

Alla guida dell’Undp dal 2009, Helen Clark è stata la prima donna a ricoprire questa carica. In precedenza è stata per tre volte primo ministro della Nuova Zelanda, dal 1999 al 2008. Clark ritiene che “per essere forte e rilevante, l’Onu deve essere flessibile, pratica ed efficace”.

Christiana Figueres, 60 anni, Costa Rica
Segretario esecutivo della Convenzione quadro sul cambiamento climatico delle Nazioni Unite

A Figueres è ampiamente riconosciuto il merito di aver contribuito a rinvigorire l’azione globale sul clima dopo il fallimento del vertice di Copenaghen del 2009, dove è stato impossibile raggiungere un accordo poi effettivamente firmato nel 2015. In caso di vittoria, si è impegnata a dare vita a un nuovo modello di “diplomazia collaborativa”.

Natalia Gherman, 47 anni, Moldova
Ministra degli esteri e dell’integrazione europea della Moldova (2013-2016)

Una carriera nella diplomazia, Gherman ha ricoperto l’incarico di ministra degli esteri e dell’integrazione europea e di vice primo ministro della Moldova. Gherman parla quattro lingue e ha guidato per la Moldova i negoziati per l’accordo di associazione Moldova-Unione europea e per la Zona di libero scambio globale e approfondito con l’Unione europea.

Susana Malcorra, 61 anni, Argentina
Ministra degli esteri dell’Argentina

Attualmente alla guida del ministero degli esteri in Argentina, Malcorra ha ricoperto in passato l’incarico di capo di gabinetto dell’ufficio esecutivo delle Nazioni Unite, nominata dal segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon. Parla quattro lingue e ha lavorato alla Ibm prima di diventare presidente di Telecom Argentina.

(Traduzione di Giusy Muzzopappa)

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