06 gennaio 2016 17:47

È come se un meteorite si fosse abbattuto su Colonia. Come se fosse successo qualcosa di inaudito. Dopo che oltre novanta donne sono state aggredite durante i festeggiamenti per il capodanno da uomini ubriachi e apparentemente di origine nordafricana e mediorientale, molti tedeschi ritengono che nel paese le donne siano alla mercé di orde di immigrati. Il ministro della giustizia Heiko Maas ha parlato di una “dimensione completamente nuova per la criminalità organizzata”. Ma non è così semplice. L’obiettivo delle aggressioni era il furto, le violenze sessuali erano solo un diversivo. Questo non rende meno grave l’episodio: si è pur sempre trattato di violazioni dell’integrità fisica delle donne.

Ma le molestie sessuali su vasta scala non sono una novità. Anche se molti non se ne vogliono rendere conto, in tutte le grandi manifestazioni in cui l’alcol abbonda le donne devono affrontare una triste realtà: essere toccate contro la loro volontà. Nell’Unione europea una donna su due è stata vittima di violenze fisiche o sessuali.

Chi vuole cambiare la situazione deve pensare alla società nella sua interezza. Per certi maschi tedeschi, il carnevale o l’Oktoberfest non sono divertenti senza qualche palpatina. Fin troppo spesso la colpa viene data alle vittime: la gonna troppo corta, lo sguardo troppo invitante.

Succede a Colonia come in piazza Tahrir al Cairo o al parco Gezi di Istanbul. Gli uomini che molestano le donne sono uguali in tutto il mondo. Ma molti tedeschi la pensano diversamente. Mentre alcuni già chiamano alle armi, il partito Alternative für Deutschland vuole chiudere le frontiere ed espellere i “richiedenti asilo che hanno commesso reati”.

Per i populisti di destra la colpa è degli stranieri. Ma la loro idea della donna non è affatto migliore di quella dei molestatori. “Peccato che non sia toccato a voi”, si sentono rispondere su Twitter le donne che si oppongono al razzismo. Episodi come quello di Colonia devono essere scongiurati. Ma gli esagitati con la bava alla bocca non possono contribuire alla soluzione: con la loro retorica antifemminista sono parte del problema.

(Traduzione di Floriana Pagano)

Questo editoriale è stato pubblicato su Die Tageszeitung.

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