23 dicembre 2016 18:00

René Burri
Casa dei Tre Oci, Venezia
Fino all’8 gennaio 2017
Probabilmente l’immagine più famosa di René Burri è quella che ha scattato da un tetto di São Paulo, in Brasile, nel 1960. Seguita dai ritratti di Che Guevara e di Pablo Picasso. La mostra ripercorre la carriera dell’autore svizzero (1933-2014) attraverso i suoi famosi ritratti e le foto legate a importanti eventi storici del dopoguerra, come la caduta del muro di Berlino e le proteste di piazza Tiananmen a Pechino, nel 1989.

L’altro sguardo
Triennale di Milano
Fino all’8 gennaio 2017
In Italia le donne cominciano a entrare nel circuito dell’arte e del fotogiornalismo negli anni sessanta, grazie ai cambiamenti sociali e alle lotte femministe. Molte di loro hanno messo al centro delle loro opere il proprio corpo, il bisogno di esplorare questioni legate al vissuto quotidiano e familiare, il rapporto tra memoria privata e collettiva. La mostra è dedicata alle fotografe italiane che hanno raccontato i cambiamenti del paese. Da Lisetta Carmi ad Anna Di Prospero e Martina Bacigalupo.

Robert Mapplethorpe
Galleria Franco Noero, Torino
Fino al 28 gennaio 2017
Robert Mapplethorpe è considerato uno dei più importanti e influenti fotografi del ventesimo secolo. La mostra ripercorre le varie fasi della sua carriera, cominciata negli anni settanta e terminata con la sua morte, nel 1989. Esposti ci sono i ritratti che ha scattato a personaggi come Patti Smith e Andy Warhol, le nature morte e i primi piani sui fiori, fino ai nudi maschili e femminili che mostrano come Mapplethorpe fosse stato influenzato dalla visione dell’arte classica del corpo umano e dalla bellezza delle sue forme.

Robert Frank
Forma Meravigli, Milano
Fino al 19 febbraio 2017
“Chi non ama queste immagini, non ama la poesia, capito?”, scrisse Jack Kerouac a proposito di The americans di Robert Frank. Per la prima volta in Italia saranno esposte le 83 immagini che compongono il lavoro che cambiò per sempre il senso e il ruolo della fotografia. Un’opera che ha sfidato tutte le regole formali conosciute fino a quel momento: Frank cambiava spesso le lenti della sua macchina fotografica, usava la profondità di campo in maniera insolita e i suoi soggetti spesso erano in movimento.

Municipio, Reno, Nevada, 1956. (Robert Frank)

Eadweard Muybridge
Galleria credito siciliano, Acireale (Catania)
Fino al 19 febbraio 2017
Gli studi e le immagini di Muybridge sono stati fondamentali per l’evoluzione della tecnica fotografica, e hanno influenzato anche la pittura e la scultura, fino ad anticipare la nascita del cinema. Partendo dal movimento del cavallo al galoppo, Muybridge passò a studiare il volo degli uccelli, il movimento di altri animali, fino ad arrivare a studiare quello dell’essere umano. Una grande mostra che ripercorre la carriera dell’autore, dalle prime immagini scattate al parco nazionale di Yosemite, in California.

Lucienne Bloch
Galleria Ono arte contemporanea, Bologna
Fino al 26 febbraio 2017
Quando nel 1935 la pittrice messicana Frida Kahlo scoprì che suo marito, il muralista Diego Rivera, l’aveva tradita con sua sorella, la prima persona con cui volle parlare e sfogarsi fu la sua amica, l’artista Lucienne Bloch. Entrambe artiste, forti e contrarie alle imposizioni che la società dell’epoca riservava alle donne, Bloch e Kahlo rimasero legate per tutta la vita. Le immagini che Bloch ha scattato a Frida Kahlo – in mostra a Bologna – hanno svelato alcuni dei momenti meno conosciuti della vita sentimentale, artistica e militante di Kahlo.

Seven japanese rooms. Fotografia contemporanea dal Giappone
Fondazione Carispezia, La Spezia
Fino al 5 marzo 2017
L’esposizione ospita il lavoro di sette fotografi e fotografe giapponesi contemporanei: Tomoko Kikuchi,Toshiya Murakoshi, Koji Onaka, Chino Otsuka, Lieko Shiga, Risaku Suzuki, e Chikako Yamashiro. Lieko Shiga ha lavorato per quattro anni come fotografa ufficiale del villaggio di Kitagama, nel nordest del paese, di cui ha documentato la cultura e le tradizioni, raccogliendo le testimonianze degli abitanti del posto. Toshiya Murakoshi dal 2006 lavora sulla città in cui è nata, Fukushima, di cui racconta in maniera evocativa e silenziosa il legame con il sisma e il disastro nucleare del 2011.

Boogie
Magazzini fotografici, Napoli
Fino al 1 aprile 2017
Vladimir Milivojevich in arte Boogie nasce a Belgrado, capitale dell’ex Jugoslavia, nel 1969. Comincia a fotografare negli anni novanta, quando scoppiano le guerre nei Balcani, raccontando la povertà e le violenze nella sua città. Fu suo padre, un fotografo amatoriale, a regalargli la prima macchina fotografica. Un oggetto che porta sempre con sé e che ritiene un’estensione di se stesso. In mostra le foto scattate negli Stati Uniti, dove arriva nel 1998, nelle periferie di New York abitate da tossicodipendenti e gang di criminali e quelle scattate tra le strade caotiche di Kingston, capitale della Giamaica.

Festa del giorno dei morti. I bambini giocano con le armi. Palermo, 1986. (Letizia Battaglia)

Letizia Battaglia
Maxxi, Roma
Fino al 17 aprile 2016
Letizia Battaglia è conosciuta soprattutto per i vent’anni di reportage realizzati a Palermo tra storie di mafia, miseria e solitudine, ma la mostra a Roma presenta anche immagini e aspetti meno conosciuti della sua carriera. Le ultime due sezioni sono dedicate alla sua attività editoriale e alla partecipazione politica come assessora nella giunta di Leoluca Orlando nel 1986, e poi alla sua esperienza come regista teatrale.

Robert Doisneau
Forte di Bard, Valle d’Aosta
Fino al 1 maggio 2017
Il fotografo francese Robert Doisneau (1912-1994) ha trascorso gran parte della sua vita nella periferia parigina di Montrouge, e Parigi è stata la principale protagonista delle sue foto. Nelle sue immagini ha ritratto i miti e le icone della capitale francese del ventesimo secolo. Dagli aspetti più curiosi, alle scene di romanticismo nel quotidiano, alle sue contraddizioni. In mostra molte delle sue foto più famose tra cui il bacio all’Hotel de Ville, e i ritratti ad artisti come Pablo Picasso e Alberto Giacometti.

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