27 maggio 2020 15:15

Negli anni novanta il canale televisivo Mtv lanciò una serie chiamata Mtv unplugged. Il concetto era semplice: alcuni artisti rock, pop, rap e non solo dovevano esibirsi di fronte alle telecamere “staccando la spina”, cioè in set acustici. Nel novembre del 1994 fu il turno di Bob Dylan, reduce dalla pubblicazione di uno dei dischi più brutti della sua carriera, Under the red sky, e dall’uscita di due album di brani folk e blues non suoi registrati in solitaria (Good as I been to you e World gone wrong). Invitare Dylan, che era in una fase calante della sua carriera, dopo aver ospitato Eric Clapton, i Nirvana, i Pearl Jam e altre superstar di quegli anni, poteva non sembrare un’idea brillante. E invece il risultato fu interessante: Dylan, di solito molto restìo a fare dei concerti in stile “greatest hits”, regalò diversi classici del suo repertorio senza stravolgerli neanche tanto (quando ci si mette, manda in crisi perfino i fan più accaniti) e adattandoli all’occasione con arrangiamenti quasi country, con tanto di steel guitar e contrabbasso. E per fortuna non propose niente dall’orrendo Under the red sky.

Mtv unplugged diventò anche un disco, pubblicato nel 1995, ed è ancora uno dei migliori documenti del Bob Dylan maturo. Ci sono almeno quattro o cinque brani resi in modo memorabile, a partire da Shooting star, dal capolavoro del 1989 Oh mercy, ma anche versioni quasi melodrammatiche di Desolation row (uno dei suoi due o tre pezzi migliori in assoluto), Like a rolling stone e della canzone pacifista John Brown, scritta nel 1962 ma mai pubblicata fino a quel momento. Certo, se proprio devo scegliere un antipasto vado per Tombstone blues: quando uscì nel 1965 in Highway 61 revisited era una specie di brano protopunk, mentre nel ’94 Dylan la cantò come un vecchio cowboy annoiato dalla vita. Funziona lo stesso.

Nella settimana in cui ha compiuto 79 anni, può essere un buon punto di partenza per rivisitare il suo catalogo. Tanti auguri Bob, ci piaci anche così, anziano e scorbutico.

Bob Dylan
Mtv unplugged
Sony, 1995

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