16 febbraio 2017 16:09

“Si dice che il parroco di Saint Eustache sia stato sorpreso in flagrante delitto con la diaconessa delle dame della carità della parrocchia, il che renderebbe grande onore a entrambi, visto che sono ottuagenari”. Robert Darnton è uno storico statunitense che ha diretto ad Harvard uno dei più importanti sistemi bibliotecari d’America ed è un esperto della Francia del settecento. Sulla New York Review of Books racconta come le notizie false e la cattiva informazione siano sempre esistite. A partire dalla notizia sul parroco e la diaconessa, poco più lunga di un tweet, uscita nel 1771 su Le Gazetier Cuirassé, popolare opuscolo satirico francese stampato a Londra.

Nella capitale britannica, spiega Darnton, la produzione di notizie false, mezze false o vere ma compromettenti raggiunse il culmine nel settecento. Nel 1788 a Londra c’erano dieci quotidiani, otto trisettimanali e nove settimanali. Gli articoli erano brevi, spesso solo un paragrafo, e si trattava per lo più di pettegolezzi che con una certa frequenza prendevano di mira i potenti, a volte con conseguenze politiche. Darnton attribuisce anche alla diffusione di bufale propagandistiche il montare dell’odio che portò alla decapitazione di Maria Antonietta il 16 ottobre 1793, o la fine del conte di Maurepas, segretario di stato di Luigi XV, il cui esilio nell’aprile del 1749 segnò la trasformazione del panorama politico francese.

Senza risalire alla dubbia attendibilità dei fatti raccontati nel sesto secolo da Procopio di Cesarea nella Storia segreta, o ai tentativi di Pietro Aretino di condizionare le elezioni del papa nel 1522 con i suoi violenti sonetti (le pasquinate), è inevitabile osservare come la diffusione di notizie false attraverso i mezzi di comunicazione sia di gran lunga precedente a Facebook e a Twitter. Una piccola nota a un articolo del Gazetier Cuirassé avvertiva: “Metà di quest’articolo è vera”. Oggi, come ieri, tocca al lettore capire qual è.

Questa rubrica è stata pubblicata il 17 febbraio 2017 a pagina 7 di Internazionale. Compra questo numero| Abbonati

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