06 aprile 2017 15:39

A Washington gira una battuta: per farsi finanziare un progetto dal governo basta aggiungere cyber al titolo. Lo racconta Evan Osnos, uno degli autori dell’inchiesta del New Yorker che pubblichiamo in copertina.

Quanto sono reali i rischi di un attacco informatico negli Stati Uniti o in Europa? La tentazione di reagire in modo eccessivo – con leggi restrittive o investendo in strumenti di difesa – è forte. Ma in un articolo uscito otto anni fa sulla Boston Review, Evgeny Morozov già lamentava la mancanza di ogni elemento concreto quando si parla di guerre informatiche. Le cronache sono ricche di scenari catastrofici che però non entrano mai nel dettaglio e restano sul vago.

Uno dei problemi è che il dibattito è alimentato dalle agenzie d’intelligence, che devono giustificare la loro esistenza, e dalle aziende di sicurezza informatica. L’altro è che i giornalisti tendono a descrivere ogni attacco come molto “sofisticato”, anche quando secondo gli esperti non lo è. Ben Buchanan, ricercatore di Harvard, la chiama la “leggenda della sofisticazione”. L’effetto è dipingere un mondo così pericoloso che qualunque difesa sembra insufficiente, complice il diffuso analfabetismo digitale: fino al 2013 gran parte dei giudici della corte suprema degli Stati Uniti, il massimo organo giudiziario del paese, chiamato a dirimere anche questioni di privacy e tecnologia, non aveva mai usato l’email.

In un episodio di South Park, il cartone animato, internet sparisce e orde di famiglie disperate vanno in un Internet refugee camp dove riescono a navigare sul web per 40 secondi al giorno. Intanto l’esercito affronta il router gigante di internet, la cui piccola luce verde si è spenta. Alla fine Kyle, un bambino di nove anni, riavvia il router e la lucetta torna ad accendersi. Ecco cosa dovrebbero fare i governi, dice Morozov: invece di rivolgersi ai militari, basterebbe rendere un po’ più robusta l’infrastruttura informatica.

Questa rubrica è stata pubblicata il 7 aprile 2017 a pagina 7 di Internazionale. Compra questo numero| Abbonati

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