22 agosto 2014 13:43

In Ucraina gli scontri tra ribelli e esercito non sembrano diminuire, e tra i centri più esposti ai combattimenti c’è Donetsk, roccaforte dei ribelli.

Il 20 agosto le autorità locali hanno dichiarato che quel giorno nei bombardamenti almeno 34 abitanti sono stati uccisi e altri 29 sono rimasti feriti, mentre Kiev nega che il suo esercito abbia colpito bersagli civili. Negli scontri hanno perso la vita anche nove persone che combattevano al fianco dei militari ucraini.

A Donetsk mancano beni di prima necessità e nei quartieri periferici, dove si concentrano i combattimenti, ci sono problemi con i rifornimenti di acqua e elettricità.

Il governo di Kiev e i suoi alleati accusano Mosca di aver orchestrato le operazioni dei ribelli, fornendogli mezzi e armi. La Russia invece accusa l’Ucraina di portare avanti una guerra contro il suo stesso popolo.

Secondo l’Onu, le operazioni militari nell’est dell’Ucraina, cominciate a metà aprile 2014, hanno prodotto più di 155mila profughi interni, mentre 188mila persone hanno cercato rifugio in Russia. Le vittime civili sono 2.119, tra cui almeno 20 bambini, e oltre cinquemila i feriti.

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