25 febbraio 2014 12:26

Ti scrivo per conto di un mio giovane dipendente. Gestisco un ristorante e i miei collaboratori spesso si confidano con me. La situazione è questa: un dipendente messicano di 21 anni viene da me e mi dice: “Ho fatto sesso con una donna. Poi, due mesi dopo, ho conosciuto suo marito in un bar. Io non sapevo che fosse sposata! Non me l’ha mai detto! E suo marito è pure una brava persona. Adesso mi sento in colpa e non so cosa fare”. Poi mi chiede un consiglio sul da farsi. Questo ragazzo è una persona molto spirituale, e mi sembra sinceramente turbato. Gli ho chiesto quante volte si è visto con questa donna. Mi ha detto quattro o cinque, e che hanno fatto sesso una sola volta. Cosa gli dico?

- Employee Relations Resource

Gli dici che alcune persone sposate tradiscono, e che alcuni di questi traditori sposati scopano con persone con le quali non scoperebbero, se sapessero che sono sposate. È spiacevole, oltre che inutile, perché al mondo non mancano affatto le persone, sia sposate sia single, ben felici di scoparsi persone sposate.

Dovresti anche dirgli che alcune coppie sposate hanno relazioni aperte, altre adottano la politica del “non si chiede e non si dice”, alcuni uomini sposati amano il cuckolding, e altre persone ancora tradiscono perché le “brave persone” che hanno sposato gli lesinano il sesso o le rifiutano.

A meno di non fare il terzo grado a questa donna e a suo marito, il tuo dipendente non ha modo di scoprire se il marito ha subìto un torto. Ma se un torto è stato commesso, caro ERR, ovvero se il tuo dipendente è stato complice di un’infedeltà, non l’ha fatto in maniera consapevole, e quindi di questo torto non ha colpa.

Dovrebbe interrompere i contatti con questa donna — a meno di non ottenere da lei una spiegazione che gli alleggerisca la coscienza — ed evitare di fraternizzare con il marito, per quanto sia una brava persona.

(Traduzione di Matteo Colombo)

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