12 settembre 2016 18:03

Avvertenza. Il linguaggio di questa rubrica è diretto ed esplicito.

Sono un maschio etero di 36 anni, appassionato di Bdsm e poliamoroso. Ultimamente ho bevuto dal profondo delle viscere di internet, scopando più di quanto pensavo fosse possibile. Parlo apertamente del fatto che scopo in giro e che per me la monogamia non può funzionare. Uso sempre il preservativo tranne con la mia partner principale, e rispetto la tua regola del bravo campeggiatore. Io non voglio diventare un marito meraviglioso, voglio essere il Casanova che entra dalla finestra. La scorsa settimana internet ha prodotto parecchio. Di solito mi capita di parlare anche con dieci donne che sembrano tutte interessante, ma alla fine solo una o due vogliono un vero incontro. La settimana scorsa, però, ho fatto sesso cinque volte in cinque giorni con cinque donne diverse. E questo mi ha fatto sentire stupendo, eccitato, da dio. Esiste una parola per definire chi si eccita all’idea di trovare nuove persone con cui fare sesso? Per caso ho scoperto un nuovo tipo di gusto sessuale? La gente come me ha un nome? Perché se ce l’ha, io non l’ho ancora scoperto. Google non mi ha aiutato. Una persona può avere il kink di trovare nuovi partner sessuali? E se sì, come si chiama? O sono solo un gran puttaniere?

—Dude Drinking Deep

Non credo che “bere dal profondo delle viscere di qualcosa” sia un buon modo per descrivere ciò che ti dà piacere, DDD. Guardare un dibattito repubblicano si può forse descrivere come “bere dalle viscere del terrificante Es americano”, ma per il sesso consensuale con persone che ti piacciono sarebbe forse meglio dire “bere il miele dalla bocca di Afrodite” oppure “leccare lo sperma di Adone dal petto di Antinoo”, o anche solo “cavarsela alla grande”. Qualsiasi cosa, insomma, sarebbe meglio.

Quanto al nome del tuo gusto sessuale.

“La descrizione di DDD è compatibile con un comportamento che un tempo veniva definito ‘sindrome di Don Giovanni’”, dice il dottor David Ley, scrittore e psicologo clinico, “o anche ‘sindrome di Casanova’ o ‘di James Bond’. Sostanzialmente si tratta di individui che, nel rapporto con i partner sessuali, sono più eccitati dalla ricerca e dalla caccia alla novità. Un tempo simili comportamenti erano ritenuti — da una cultura psicoterapeutica eteronormativa e idealizzante rispetto alla monogamia — gravemente disfunzionali. Ciò che apprezzo in DDD è che, pur usando il linguaggio della dipendenza sessuale, mostra chiaramente di aver accettato se stesso e i suoi desideri. Direi che si è adattato piuttosto bene, e in modo responsabile, a una tendenza che in lui esiste”.

(Traduzione di Matteo Colombo)

Questo articolo è stato pubblicato su The Stranger.

Dan Savage sarà al festival di Internazionale a Ferrara dal 30 settembre al 2 ottobre 2016.

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