Due soldati sono morti nell’esplosione di una mina nella città di Bosso, nel sudest del Niger. L’attentato è stato compiuto dal gruppo jihadista Boko haram, ha confermato il ministro della difesa del paese. Nelle ultime settimane si sono intensificati gli attacchi dei jihadisti nella regione di Diffa, in risposta all’operazione militare lanciata da Niger, Camerun e Ciad contro il gruppo. Reuters

Sette soldati nigerini e 14 miliziani di Boko haram sono morti nella notte di venerdì 20 febbraio in Niger nell’attacco del gruppo terroristico a un villaggio del sudest del paese, vicino al lago Ciad. Afp

I miliziani del gruppo nigeriano Boko haram hanno attaccato durante la notte il villaggio di Tourba Guida, nella regione di Diffa, nel sud del Niger, uccidendo tre persone, tra cui l’autorità massima del luogo, e ferendone tre. Sono stati poi respinti dalle forze di sicurezza.

È l’ultimo di una serie di attacchi da quando il 6 febbraio i jihadisti hanno colpito per la prima volta il Niger. Afp

Migliaia di persone hanno manifestato martedì 17 febbraio a Niamey, la capitale del Niger, contro il gruppo terroristico Boko haram, che da dieci giorni attacca ripetutamente il sudest del paese, al confine con la Nigeria.

I cittadini di Niamey hanno risposto a un appello del governo che ha chiesto alla popolazione di scendere in piazza per esprimere sostegno alle forze di sicurezza nigerine nella lotta a Boko haram nella regione di Diffa, dove è stato proclamato lo stato di emergenza.

La manifestazione, il cui slogan è stato “Boko Haram est haram” (”Boko haram è vietato, impuro”), è partita verso le 9.30 ora locale da place Toumo, per concludersi un’ora più tardi a place de la Concertation, davanti al parlamento, con la partecipazione delle autorità. In alcuni cartelli si leggono scritte come “sradicare Boko haram, nemico dell’islam”.

In testa al corteo c’era anche il primo ministro nigerino Brigi Rafini, che ha dichiarato: “Boko haram non ha niente di islamico, niente di musulmano”. Afp

Decine di persone sospettate di appartenere al gruppo Boko haram sono state arrestate nei pressi di Zinder, nel sud del Niger, dove i jihadisti avevano lanciato diversi attacchi nei giorni scorsi. Il governatore della regione ha precisato che si tratta di sospetti e che gli arrestati dovranno essere interrogati. Afp

Le forze di sicurezza in Niger hanno ucciso 260 miliziani di Boko haram da quando il gruppo ha attaccato il paese nella regione di Diffa, al confine con la Nigeria, il 6 febbraio. Il colonnello dell’esercito nigerino Moustapha Michel Ledru ha affermato che alcuni terroristi sono stati arrestati e diverse armi sequestrate. Afp

Due attentatrici suicide si sono fatte esplodere nella città di Diffa, nel sud del Niger, appena oltre il confine con la Nigeria. La città è da giorni obiettivo degli attacchi del gruppo jihadista nigeriano Boko haram. Secondo le prime ricostruzioni non ci sarebbero altre vittime oltre le due attentatrici, ma non è ancora stato possibile verificare l’informazione. Reuters

Il Niger ha proclamato lo stato di emergenza nella regione di Diffa dopo gli ultimi attacchi del gruppo terroristico di Boko haram. Afp

Una bomba è esplosa nella città di Diffa, al confine tra Nigeria e Niger, dopo l’attacco del gruppo terroristico Boko haram contro una prigione. Secondo una fonte militare si è trattato di un’autobomba. Diverse persone sono rimaste ferite, ma il bilancio ufficiale delle vittime è ancora sconosciuto. Reuters

Le milizie jihadiste di Boko haram hanno lanciato un nuovo attacco contro il Niger, assaltando una prigione nella città di Diffa, al confine tra i due paesi. Gli aggressori sono stati respinti dopo un lungo conflitto a fuoco, secondo fonti umanitarie locali. Non risultano vittime, al momento. Afp

L’esercito del Niger ha respinto un attacco del gruppo estremista Boko haram nella città di frontiera di Diffa. Nelle stesse ore, un attentato suicida nel mercato della città ha provocato la morte di almeno una persona. Secondo alcuni testimoni, l’attentatore era un ragazzino.

Si tratta del secondo attacco di Boko haram in tre giorni nella zona di frontiera con il Niger, dove sono dispiegati circa 2.500 soldati del contingente ciadiano in vista dell’offensiva militare decisa da una coalizione di paesi della regione contro il gruppo.

Il 9 febbraio, è prevista la votazione del parlamento del Niger sulla proposta del governo di mandare delle truppe in Nigeria per partecipare alla lotta contro Boko haram. Reuters

Centonove combattenti di Boko haram, quattro militari e un civile sono morti negli scontri tra le milizie jihadiste e l’esercito nigeriano in Niger. Lo ha confermato il ministro della difesa nigeriano, Mahamadou Karidjo.

Gli scontri sono avvenuti nelle città di Bosso e Diffa, nel sud del Niger, al confine tra i due paesi. Diciassette soldati sono rimasti feriti. Non è ancora stato diffuso il bilancio su eventuali vittime tra l’esercito del Ciad, che sta affiancando quello nigeriano nella lotta a Boko haram. L’unica notizia è quella diffusa un’ora fa del ferimento del comandante del comandante. Afp

Alcuni miliziani del gruppo terrorista Boko haram hanno attaccato il villaggio di Bosso, nel sudest del Niger, al confine con la Nigeria. È la prima incursione del gruppo di jihadisti nel paese. I combattimenti sono cominciati questa mattina e tutto sarebbe già tornato alla normalità. Il bilancio delle vittime non è ancora stato stabilito.

Oggi era arrivato l’annuncio che il Niger invierà soldati in Nigeria per unirsi alla coalizione regionale dei paesi che combattono contro Boko haram. Afp