Anabel Hernández

È una giornalista investigativa messicana. Dopo aver pubblicato La terra dei Narcos. Inchiesta sui signori della droga (Mondadori, 2014) ha subìto diverse aggressioni e intimidazioni rimaste impunite. Da due anni indaga sulla sparizione dei 43 studenti di Iguala.

L’era del Chapo è finita

Il capo del cartello di Sinaloa Joaquín Guzmán Loera, detto El Chapo, non si era ancora ripreso dal suo stupore quando la notte del 19 gennaio è sceso dall’aereo che da Ciudad Juárez, alla frontiera con il Messico, lo aveva portato all’aeroporto di MacArthur, a Long Island. Il boss sarà processato dal tribunale federale del distretto est di New York per i reati commessi durante almeno venticinque anni di carriera criminale nel traffico di droga. Leggi

Il Messico è tenuto in ostaggio dai narcotrafficanti

“La situazione in Messico si fa ogni giorno più pericolosa, il governo e i cartelli della droga collaborano per imporre il silenzio. Noi giornalisti abbiamo l’obbligo morale di rompere questo silenzio, ma anche la società ha la stessa responsabilità”. Intervista alla giornalista messicana Anabel Hernández. Leggi

Il Messico usa la tortura per trovare i 43 studenti scomparsi 

Carlos Canto, 33 anni, è un messicano medio, uno tra più di cento milioni. Fa il maestro, lo stesso lavoro dei suoi genitori. Nel 2014 insegnava a studenti tra i 12 e i 15 anni in una scuola pubblica di Iguala, nello stato di Guerrero. Era un maestro molto amato e aveva un futuro davanti a sé. Era sposato e aveva un figlio di cinque anni. La mattina del 22 ottobre 2014 la vita di Carlos Canto è cambiata per sempre. Leggi

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