NUOVE NOTIZIE
  • 09 Apr 2020 18.53

Il punto sul coronavirus in Italia

Il 9 aprile, alle ore 18, il capo della protezione civile Angelo Borrelli ha fatto il punto sulla diffusione del nuovo coronavirus (Sars-cov-2) in Italia.

  • Il 9 aprile ci sono stati 4.204 nuovi contagi. Ieri erano stati 3.836. Le persone contagiate dall’inizio dell’epidemia sono 143.626, compresi i morti e i guariti.
  • Attualmente risultano positive 96.877 persone, 1.615 in più rispetto all’8 aprile.
  • Il 9 aprile ci sono stati 610 decessi, 68 in più rispetto a ieri. In totale sono morte 18.279 persone.
  • Il numero dei guariti sale a 28.470 persone, 1.615 in più rispetto all’8 aprile.
  • A oggi 64.873 persone sono in isolamento domiciliare e 3.605 sono nei reparti di terapia intensiva, 88 in meno di ieri.
  • La situazione peggiore resta in Lombardia, dove 1.236 persone si trovano ricoverate nei reparti di terapia intensiva (21 in meno di ieri). I casi di contagio dall’inizio dell’epidemia sono 54.802.
  • La Lombardia è anche la regione che nelle ultime 24 ore ha registrato più nuovi contagi (1.388), davanti al Piemonte (639). Quella che ne ha registrati di meno è la Basilicata (6).
  • Nelle ultime ventiquattr’ore in Italia sono stati effettuati 46.244 tamponi. Dall’inizio dell’epidemia ne sono stati effettuati 853.369.
Per visualizzare questo contenuto, accetta i cookie di tipo marketing.

I dati diffusi dalla protezione civile, anche se utili, vanno letti con cautela. A volte mancano quelli di una o più regioni, e soprattutto non sono omogenei, cioè i criteri con cui sono raccolti non sono gli stessi in tutte le regioni.

Per visualizzare questo contenuto, accetta i cookie di tipo marketing.

Il decreto legge cura Italia del 17 marzo è stato approvato dal senato con 142 voti a favore, 99 contrari e quattro astensioni. Il provvedimento passa ora alla camera dei deputati.

Il ministero dell’interno e quello della difesa hanno raggiunto un accordo per inviare cento soldati aggiuntivi in Campania per garantire il rispetto delle misure contro il contagio.

La Lega musulmana mondiale, un’ong fondata in Arabia Saudita nel 1962, ha donato un milione di dollari alla protezione civile italiana.

Ieri 10.293 persone sono state multate per aver violato le regole sugli spostamenti, 62 sono state denunciate per false dichiarazioni e 14 sono state denunciate per violazione della quarantena. Trentatré esercizi commerciali che operavano in violazione delle norme sono stati chiusi.

I medici morti dall’inizio dell’epidemia sono 105. Gli infermieri morti sono 26, quelli positivi 6.549.

  • 09 Apr 2020 18.45

Il Giappone affronta l’emergenza

Dopo aver temporeggiato per settimane minimizzando la minaccia del covid-19 per il Giappone, il 7 aprile il primo ministro Shinzo Abe ha dichiarato lo stato d’emergenza per le città metropolitane di Tokyo, Osaka e altre cinque regioni. In questo modo le autorità locali potranno decidere se chiedere ai cittadini di stare a casa e se chiudere i servizi non essenziali, senza però poter imporre il confinamento come in Francia e in altri paesi europei perché la costituzione non lo permette, scrive il Japan Times. Il giorno dopo, Tokyo ha registrato il record dei contagi giornalieri, 144. La governatrice della capitale, Yuriko Koike, ha chiesto ai cittadini di uscire il meno possibile e, contro il parere del governo centrale che teme un’ondata di panico nella capitale, ha detto che vuole chiedere la chiusura di un’ampia gamma di attività commerciali.

Il 6 aprile Abe, che vuole evitare di fermare l’attività economica del paese ricorrendo al lockdown, per far fronte all’emergenza aveva annunciato un pacchetto di stimolo da quasi mille miliardi di dollari, pari al 20 per cento del pil. Secondo il Financial Times l’economia giapponese rischia di essere la più colpita dalle conseguenze di un blocco prolungato. La governatrice della capitale ha anche disposto che i pazienti con sintomi lievi o nulli siano trasferiti dagli ospedali in hotel. Stando ai dati del ministero della salute, i posti letto in terapia intensiva nel paese sono cinque ogni centomila abitanti (in Italia sono 12). E, avverte Satoru Hashimoto, direttore della terapia intensiva dell’ospedale universitario di Kyoto, parlando con il quotidiano giapponese, il paese è a corto di personale specializzato che ci possa lavorare. Il ministero calcola che nella sola Tokyo ci potrebbero essere fino a settecento pazienti al giorno bisognosi di ricovero nelle unità di terapia intensiva. I ventilatori non mancano: il governo di Tokyo fa sapere che nella capitale ce ne sono tremila, “un numero più che sufficiente, ma quanti operatori sono in grado di usarlo?”, si chiede Hashimoto.

  • 09 Apr 2020 18.42

La copertina del New York Times Magazine dedicata agli operatori sanitari italiani

Foto di Andrea Franzetta.
  • 09 Apr 2020 16.31

Il pilota adolescente che porta gli aiuti agli ospedali americani

“TJ Kim non può giocare a Lacrosse per via del lockdown. E non può guidare la macchina da solo perché ha solo 16 anni. Ma può pilotare un aereo”. L’Associated Press racconta la storia di un ragazzo della Virginia, negli Stati Uniti, che da quando è cominciata l’emergenza covid-19 usa le sue lezioni di volo per consegnare forniture agli ospedali delle zone rurali, di cui c’è disperato bisogno in questo momento.

Per visualizzare questo contenuto, accetta i cookie di tipo marketing.

Ogni settimana TJ Kim consegna guanti, mascherine e altri strumenti protettivi a piccole strutture della sua regione. La prima consegna l’ha fatta il 27 marzo a un ospedale con 25 posti letto a Luray, in Virginia. È rimasto sorpreso dalla reazione degli operatori: “Tutti gli ospedali del paese hanno bisogno di forniture, ma quelli rurali sono stati veramente dimenticati”.

Il ragazzo, che vola con il suo istruttore Dave Powell, dice che la parte più difficile è procurarsi le forniture mediche.

  • 09 Apr 2020 14.38

Le ultime notizie sul coronavirus nel mondo

Il bilancio dell’epidemia nel mondo è salito a 1.496.055 contagi e 89.435 vittime.

Povertà
L’8 aprile l’ong Oxfam ha avvertito che circa 500 milioni di persone saranno ridotte in povertà nel mondo nei prossimi mesi a causa dell’emergenza coronavirus, a meno che non siano approvate misure urgenti per sostenere i paesi in crisi. Si rischia di tornare indietro di dieci anni nella lotta alla povertà. Intanto, il 9 aprile la direttrice del Fondo monetario internazionale Kristalina Georgieva ha affermato che la pandemia causerà la più grave recessione dai tempi della crisi del 1929.

Stati Uniti
Nelle ultime ventiquattr’ore sono state registrate 1.973 vittime nel paese. È il bilancio giornaliero più alto in un singolo paese dall’inizio della pandemia. Finora negli Stati Uniti ci sono stati 432.438 contagi e 14.695 morti. Intanto, l’8 aprile il governo ha autorizzato le farmacie a effettuare tamponi per il covid-19 e test sierologici per individuare le persone che hanno sviluppato gli anticorpi.

Brasile
L’8 aprile il ministro della salute Luiz Henrique Mandetta ha annunciato che un primo di caso di contagio è stato rilevato tra gli indigeni yanomami nello stato di Roraima, nel nord del paese. Si tratta di un ragazzo di 15 anni. In totale sette indigeni sono risultati positivi al covid-19 nel paese. In Brasile sono stati registrati 16.238 contagi e 823 morti.

Cina
L’8 aprile le autorità di Suifenhe, nella provincia settentrionale dell’Heilongjiang, vicino al confine con la Russia, hanno ordinato il confinamento dei 70mila abitanti della città. La misura è stata introdotta dopo che 65 persone rientrate dalla Russia sono risultate positive al tampone. Finora in Cina ci sono stati 82.883 contagi e 3.335 morti.

Bangladesh
Il 9 aprile il governo ha proclamato il confinamento totale del distretto di Cox’s Bazar, nel sudest del paese, dove quasi un milione di rohingya vivono nel più grande campo profughi del mondo. L’obiettivo è evitare la diffusione del covid-19 tra i profughi, provenienti dalla Birmania. Finora in Bangladesh ci sono stati 330 contagi e 21 morti.

Regno Unito
Nelle ultime ventiquattr’ore sono state registrate 938 vittime nel paese, che portano il totale a 7.097. È il bilancio giornaliero più alto dall’inizio dell’epidemia. Finora nel paese ci sono stati 61.487 contagi. Intanto, sono migliorate le condizioni del primo ministro Boris Johnson, ricoverato in terapia intensiva.

Germania
Al 6 aprile circa 650mila aziende hanno presentato richieste di cassa integrazione per i dipendenti a causa delle difficoltà economiche legate alla pandemia. Pochi giorni prima, il 27 marzo, il dato era ancora fermo a 470mila aziende. Finora nel paese ci sono stati 113.296 contagi e 2.349 morti.

Svizzera
L’8 aprile il governo ha prorogato le misure anticontagio al 26 aprile, ma la presidente della confederazione Simonetta Sommaruga ha assicurato che entro la fine del mese cominceranno a essere progressivamente allentate. Il piano non è stato ancora definito nel dettaglio perché dipenderà dall’andamento dei contagi, dei ricoveri in ospedale e dei decessi. La Svizzera è l’undicesimo paese al mondo per numero di contagi. Finora nel paese sono stati registrati 23.514 contagi e 913 morti.

Iran
L’8 aprile il presidente Hassan Rohani ha chiesto al Fondo monetario internazionale un prestito urgente da cinque miliardi di dollari per lottare contro la pandemia. Gli Stati Uniti sembrano però intenzionati a ricorrere al diritto di veto, sostenendo che Teheran potrebbe usare i fondi per scopi militari. Finora nel paese, uno dei più colpiti al mondo, ci sono stati 64.586 contagi e 3.993 morti.

Etiopia
Il primo ministro Abiy Ahmed ha proclamato l’8 aprile lo stato d’emergenza per cinque mesi per lottare contro l’epidemia. Non è ancora chiaro se questo porterà a misure di confinamento della popolazione. Nel paese sono stati registrati 56 contagi e due morti.

Liberia
L’8 aprile il presidente George Weah ha proclamato il confinamento della popolazione in varie regioni del paese, tra cui la capitale Monrovia. Una sola persona per nucleo familiare sarà autorizzata a uscire di casa una volta al giorno per comprare beni di prima necessità. Finora nel paese ci sono stati 31 contagi e tre morti.

Madagascar
L’8 aprile il presidente Andry Rajoelina ha affermato in diretta tv che un preparato a base di piante sarebbe in grado di sconfiggere il nuovo coronavirus. Rajoelina non ha chiarito il nome della pianta, ma ha aggiunto che è in corso una sperimentazione che “potrebbe cambiare il corso della storia mondiale”. Finora nel paese ci sono stati 93 contagi, senza vittime.

  • 09 Apr 2020 14.00

L’Ecuador non sa come affrontare l’epidemia

Guayaquil, 6 aprile 2020. Una bara abbandonata per strada. (Francisco Macías, Getty Images)

L’Ecuador è uno dei paesi latinoamericani più colpiti dal virus e il governo non sembra in grado di contenere i contagi. Guayaquil, la città più grande dell’Ecuador e capoluogo della provincia di Guayas, è la più colpita dal Sars-cov-2. Gli ospedali e le camere mortuarie sono piene e molte famiglie sono costrette a tenere in casa i corpi dei loro cari. Il 5 aprile il comune di Guayaquil ha cominciato a distribuire più di duemila bare di cartone per permettere di recuperare i cadaveri accumulati per strada e nelle strutture sanitarie, perché quelle di legno sono ormai introvabili.

Molte imprese funebri hanno smesso di lavorare per paura del contagio, senza fare distinzione tra chi è morto a causa del covid-19 e chi per altre patologie. Per portare via i corpi e dargli sepoltura il governo ha istituito una squadra speciale formata dalla polizia e dalle forze armate, e il presidente Lenín Moreno ha ordinato di rimuovere i cadaveri il più rapidamente possibile.

Sulla Folha de S. Paulo la giornalista Sylvia Colombo spiega che Guayaquil, motore economico del paese, “non è molto diversa dalle altre grandi città dell’America Latina: è popolosa, i livelli di disuguaglianza sono alti e più del 60 per cento della popolazione è impiegata nell’economia informale”. Questo significa che la maggioranza dei lavoratori non ha una protezione sociale ed è esposta al contagio. Sono tutti elementi che rischiano di rendere più pericolosi gli effetti del covid-19 nella regione.

  • 09 Apr 2020 12.42

Come la Nuova Zelanda ha sconfitto il nuovo coronavirus

La Nuova Zelanda ha registrato per il quarto giorno consecutivo un calo dei nuovi contagi: il 9 aprile sono stati 29 (di cui 6 da confermare). È il numero più basso dal 21 marzo. In totale i malati di covid-19 nel paese sono 1.239, riporta il New Zealand Herald, con un solo morto. Il governo della prima ministra Jacinda Ardern potrebbe così anticipare al 20 aprile l’uscita dallo stato di emergenza di livello 4, il più elevato per il paese.

Il successo è stato attribuito, anche grazie a un articolo del Washington Post di cui si è discusso molto, alla strategia molto aggressiva adottata da Ardern, che puntava non solo al contenimento del virus ma alla sua eliminazione.

L’articolo racconta di come la Nuova Zelanda non abbia perso tempo e abbia adottato fin dai primi giorni dell’epidemia misure di isolamento molto rigide, come la chiusura dei locali pubblici, delle scuole e dei servizi non essenziali. Il lockdown è cominciato ufficialmente il 25 marzo ed era previsto durasse un mese. Le autorità hanno concentrato i loro sforzi anche sui test e sul tracciamento dei contatti dei malati.

In risposta all’articolo del Washington Post, Ardern ha detto che non era sua intenzione essere un modello per altri, ma di star facendo quello che “è giusto per la Nuova Zelanda, per la sua economia e per i suoi cittadini”.

Ardern è stata lodata per il modo in cui ha gestito la crisi, ma anche per come ha saputo comunicare con i cittadini. In una dichiarazione rivolta ai bambini, ha precisato che il coniglietto pasquale e la fatina dei denti svolgono servizi essenziali, e quindi possono circolare liberamente. Tuttavia, ha avvisato la prima ministra, sono previsti rallentamenti nelle loro attività.

Per visualizzare questo contenuto, accetta i cookie di tipo marketing.
  • 09 Apr 2020 11.29

L’Organizzazione mondiale della sanità nell’occhio del ciclone

Gli attacchi di Donald Trump all’Oms sono strumentali, ma il comportamento dell’organizzazione durante la crisi ha sollevato molti dubbi. Non è questo il momento della resa dei conti, ma dopo la pandemia bisognerà cambiare le cose. L’opinione di Pierre Haski.

È davvero il caso di chiudere l’Organizzazione mondiale della sanità? La domanda può sembrare strana, considerando che il mondo sta affrontando una pandemia senza precedenti da un secolo a questa parte, tra l’altro proprio nel settore di competenza dell’Oms.

  • 09 Apr 2020 11.20

Negli Stati Uniti la principale fonte di contagi è una prigione

Il New York Times ha scoperto che la prigione della contea di Cook, in Illinois, una delle più grandi del paese, è stata finora la principale fonte di contagio di tutti gli Stati Uniti.

“Almeno 353 casi di covid-19 possono essere fatti risalire a persone che si trovano o si trovavano nella prigione, ma considerando che la maggior parte dei cinquemila detenuti della struttura non ha fatto il tampone, i casi potrebbero essere molti di più”.

Questi dati confermano le preoccupazioni di molti esperti, che fin da subito avevano avvertito che negli Stati Uniti le prigioni sovraffollate e con condizioni igieniche precarie sarebbero state tra i principali luoghi di diffusione del virus.

Questi allarmi hanno portato le autorità locali in molte zone del paese a decidere di rilasciare migliaia di detenuti, nel tentativo di limitare il contagio nelle strutture, di salvare vite e di preservare risorse mediche. Nonostante questo, si registrano centinaia di casi in prigioni locali, statali e federali e anche nei centri di detenzione per migranti, che hanno portato i detenuti a organizzare scioperi per la fame e a chiedere di essere tutelati.

  • 09 Apr 2020 07.36

Le notizie di stamattina sul coronavirus

Scelte dalla redazione di Good Morning Italia

Virus americano Sono più di 430mila i casi di coronavirus negli Usa. Lo stato di New York è il più colpito, con 4.571 decessi (Johns Hopkins Universitys). I ricercatori hanno intanto ricostruito che il virus è arrivato negli Stati Uniti, a metà febbraio, dall’Europa e non dalla Cina (Nyt).

Corona-crisi Oggi saranno resi noti i dati sulle nuove richieste di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti: erano state 10 milioni nelle sole ultime due settimane di marzo.

Scontro L’Oms ha difeso la sua risposta alla pandemia e ha chiesto unità dopo che Donald Trump aveva minacciato di tagliare i fondi all’organismo, accusandolo di sino-centrismo (Politico).

Nuova alba Dopo 76 giorni a Wuhan è finita la quarantena. La ripresa avverrà gradualmente (Guardian).

L’Eurogruppo ci riprova

Ultima chance Dopo che il primo round di negoziati si è chiuso con un nulla di fatto, l’Eurogruppo riprenderà oggi (Ansa). Francia e Germania spingono per trovare un’intesa, bloccata dalla contrarietà dell’Olanda che ha posto un veto di fatto all’utilizzo del Mes (Il Sole 24 Ore).

  • L’asse franco-tedesco si rinsalda (Repubblica).

Aut aut In un’intervista alla tedesca Bild, il premier italiano Giuseppe Conte chiede un ammorbidimento delle regole, altrimenti, dice, “l’Italia dovrà far fronte all’emergenza da sola” (Sky TG24). Intervistato dal Sole 24 Ore, il ministro dell’economia Roberto Gualtieri ribadisce che la creazione di debito pubblico è già prevista dai trattati.

Solidarietà/1 Il presidente del parlamento europeo David Sassoli ha chiesto ai governi di cercare “nuove vie, straordinarie e condivise, di finanziamento” (Ansa).

Solidarietà/2 Christine Lagarde, presidente della Bce, rinnova l’appello ai governi per trovare una risposta forte superando le diffidenze (Bloomberg). E in una lettera al Sole 24 Ore ribadisce che “servono politiche disegnate per famiglie e imprese”.

Prospettive grigie Le due maggiori economie europee, Francia e Germania, si stanno avviando verso una recessione di dimensioni storiche (Ft). Le stime della Banca di Francia prevedono un calo del 6 per cento del pil francese nel primo trimestre dell’anno (Politico). Secondo Goldman Sachs, quest’anno il pil dell’Italia potrebbe crollare del -11,6 per cento e quello dell’Europa del -9 per cento (Il Sole 24 Ore). Per Moody’s il pil dell’Eurozona si contrarrà del 2,2 per cento nel 2020 (Agi). A marzo l’Ocse segnala un forte rallentamento dell’economia italiana e, in generale, europea (Reuters).

  • Per la World Trade Organisation la pandemia è la crisi peggiore dalla Grande Depressione (Guardian).

Pandemia europea

Le condizioni del premier britannico migliorano, ma Boris Johnson rimane in terapia intensiva (Bbc). In una giornata nera, nel Regno Unito 938 persone sono morte per coronavirus, per un totale di 7.097 vittime (Guardian). In Francia si contano 541 decessi nell’ultimo giorno (France24). Il numero delle vittime in Spagna è aumentato leggermente (+757) dopo alcuni giorni di calo (El País).

Risposta italiana

Appello per la ripartenza Le associazioni di Confindustria di Lombardia, Veneto, Piemonte e Emilia Romagna hanno sottoscritto un cronoprogramma indirizzato al governo per coordinare la riapertura delle attività produttive, altrimenti “il motore del paese rischia di spegnersi” (Il Sole 24 Ore). Oggi l’Istat pubblicherà i dati sulla produzione industriale a febbraio.

  • Carlo Bonomi, presidente di Assolombarda: “Per ripartire serve una visione” (Corriere).
  • Intervistato dal Corriere, Silvio Berlusconi boccia il governo, che conserverebbe un atteggiamento “più punitivo che premiante” nei confronti delle imprese.

Cari soci “Riapertura graduale e in sicurezza dei nostri luoghi di lavoro”, ha scritto John Elkann, presidente e ad di Exor, in una lettera agli azionisti, promettendo di uscire dalla crisi più forti di prima (Repubblica).

Cura Italia Questa mattina è previsto il voto di fiducia in senato sul testo decreto Cura Italia (Agi). Il provvedimento prevede misure a sostegno dei genitori lavoratori, la sospensione di rate e mutui per cassa integrati o chi perde fatturato (Il Sole 24 Ore). È stato raggiunto un accordo tra Inps e l’Associazione bancaria italiana per semplificare e velocizzare l’accredito della Cig previsto dal decreto (Il Messaggero).

In calo Continua l’andamento discendente della curva epidemica al +2,8 per cento (in calo anche se lunedì segnava +2,2 per cento). Secondo l’ultimo bilancio della Protezione civile, i nuovi casi sono 3.836 e le vittime 542. Diminuiscono i ricoveri e le presenze in terapia intensiva. In un solo giorno sono state registrate 2.099 guarigioni. Attualmente 95.262 persone risultano positive, per un totale di 139.422 casi (Il Sole 24 Ore).

  • Di quali informazioni abbiamo bisogno sull’epidemia (Wired).

Porti chiusi Il ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha confermato che l’emergenza coronavirus rende impossibile garantire porti sicuri in Italia per il salvataggio marittimo. Le stesse decisioni riguardano anche le navi da crociera e passeggeri battenti bandiera straniera (Agi; Guardian).

Fascicoli aperti La procura di Bergamo ha aperto un’indagine per epidemia colposa contro ignoti per far luce sulla gestione dei primi casi di coronavirus all’ospedale di Alzano Lombardo (Repubblica). “Collaboreremo, ma la sanità è di responsabilità della regione”, ha risposto il sindaco di Milano Beppe Sala riguardo alla commissione istituita per chiarire come il Pio Albergo Trivulzio ha risposto all’emergenza (SkyTg24).

Orizzonti

Whatever it takes Come riportano i verbali dell’ultima riunione del 15 marzo, la Fed stabiliva di mantenere i tassi di interesse vicino allo zero attualmente e anche nell’immediato futuro per mitigare gli effetti del coronavirus sull’economia (Cnbc).

Media & tech

Tracciati La ministra per l’innovazione Paola Pisano ha illustrato alla camera i risultati degli studi su un’app per il tracciamento dei contatti nell’emergenza coronavirus. Tra i criteri da rispettare, la volontarietà (Repubblica). Bruxelles ha chiesto agli stati membri di delineare entro il 15 aprile gli strumenti per allineare le varie app nazionali (TechCrunch).

Sport

Addio L’ex mezzofondista Donato Stabia è morto per coronavirus dopo essere stato ricoverato in terapia intensiva. Aveva 56 anni. Si era classificato in finale per due volte alle Olimpiadi (Corriere).

Show finito La Federazione italiana pallavolo ha stabilito la chiusura di tutti i campionati di ogni serie e categoria per l’emergenza coronavirus (Gazzetta).

Good Morning Italia cura ogni giorno una newsletter di informazione dall’Italia e dal mondo. La newsletter è inclusa nell’abbonamento a Internazionale, oppure ci si può iscrivere qui.

Leggi il live blog di ieri.

Abbonati a Internazionale per leggere l’articolo.
Gli abbonati hanno accesso a tutti gli articoli, i video e i reportage pubblicati sul sito.
Sostieni Internazionale
Vogliamo garantire un’informazione di qualità anche online. Con il tuo contributo potremo tenere il sito di Internazionale libero e accessibile a tutti.