Il film d’esordio dell’anglopachistano Aleem Khan è una storia di segreti e bugie, un ritratto di persone intrappolate fra identità e culture. Al cuore del film c’è la meravigliosa interpretazione di Joanna Scanlan, finora famosa soprattutto per le sue doti comiche. Interpreta Mary, donna britannica che si è convertita all’islam quando ha sposato Ahmed (Nasser Memarzia), con cui vive non lontano da Dover. Ahmed attraversa di continuo la Manica e quando muore all’improvviso Mary scopre che il marito che credeva di conoscere aveva una seconda vita in Francia, completamente opposta a quella che conducevano insieme in Inghilterra. Alla deriva, Mary decide di andare a Calais e via via che scopre i dettagli della seconda vita di Ahmed, comincia a mettere in discussione la sua. Aleem Kahn ha ripetuto più volte che crescere come musulmano e gay lo ha spinto per tanti anni ad avere “due vite separate”. Questa sensazione di frattura si percepisce con potenza in After love.

Mark Kermode,
The Observer

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Questo articolo è uscito sul numero 1447 di Internazionale, a pagina 76. Compra questo numero | Abbonati