Il 16 aprile si è riunito per la prima volta il parlamento somalo, che avrebbe dovuto essere eletto entro febbraio del 2021, prima che scadesse il mandato del presidente Mohamed Abdullahi Mohamed. L’assemblea deve eleggere il nuovo capo dello stato, sottolinea Africa News, e chiudere così una lunga crisi politica. Il 18 aprile il parlamento di Mogadiscio è stato colpito da tiri di mortaio, rivendicati dai jihadisti di Al Shabaab. Il bilancio è di sei feriti. Oltre alla minaccia terroristica, il paese deve fare i conti con una siccità eccezionale. Per la quarta volta è saltata la stagione umida nel Corno d’Africa, e questo aggrava la crisi alimentare per venti milioni di persone che vivono in Somalia, Kenya ed Etiopia. Le più colpite sono le comunità di pastori, che dipendono dal bestiame per la loro sussistenza. Si stima che 350mila bambini somali, già malnutriti, rischino di morire entro l’estate. Purtroppo, nota la Bbc, “la crisi alimentare in Africa è oscurata dalla guerra in Ucraina, dove si concentrano tutti gli sforzi umanitari”.

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Questo articolo è uscito sul numero 1457 di Internazionale, a pagina 38. Compra questo numero | Abbonati