La Francia in bilico

◆ Nell’articolo sulle elezioni in Francia (Internazionale 1456) il giornalista Gero von Randow dice in una righetta che un terzo degli elettori di Jean-Luc Mélenchon alle presidenziali francesi del 2017 avrebbe poi votato Marine Le Pen al ballottaggio. Stando ai dati di un sondaggio effettuato da Ipsos France (gli unici che abbia potuto trovare con una ricerca rapida), questa informazione è falsa: gli elettori di Mélenchon diedero il 52 per cento dei loro voti a Macron e solo il 7 per cento a Le Pen (il resto non andò a votare o annullò il voto). Questa falsità m’infastidisce perché va a corroborare l’idea per cui estrema destra ed estrema sinistra sarebbero in fondo simili e pronti ad accordarsi pur di sconfiggere i partiti tradizionali (i quali a vent’anni non fanno altro che scivolare verso destra, socialdemocratici o conservatori che siano).
Mirco Lobba

Rinunciare al gas russoè possibile

◆Spesso i conflitti hanno a che fare con il controllo delle risorse naturali. La guerra in Ucraina ne è un esempio. Come sarebbe il mondo se le risorse naturali fossero considerate patrimonio dell’umanità, e fossero gestite come tali? Non si parlerebbe più di controllo, nel senso di esercitare una supremazia; ma di gestione, nel senso di condurre, guidare. Le risorse sarebbero di tutti, ovunque fossero, e nessuno potrebbe impossessarsene come se fosse una proprietà privata: tutti avrebbero il diritto di goderne. Ovviamente l’uso delle risorse dovrebbe essere regolamentato. Forse questo riuscirebbe a estirpare le guerre?
Serenella

Noi animali

◆ Sono d’accordo che vanno condannati l’estrema crudeltà dell’allevamento degli animali, l’eccessivo consumo di carne e tutti i comportamenti di cui parla l’articolo sui diritti degli animali (Internazionale 1455). Non condivido invece la giustificazione teorica: se ogni specie animale ha diritto a essere tutelata, perché nessuno protegge i topi di fogna, mammiferi tanto quanto i maiali, le mucche e i gatti? E gli animali carnivori o onnivori? Dovremmo sterminarli per impedirgli di nuocere? E i vegetali: siamo sicuri che non soffrano quando li raccogliamo e li mangiamo?
Caterina De Camilli Giacò

Errata corrige

◆ A pagina 26 di Internazionale 1455, il pluripremiato fotografo irlandese che ha scattato la foto per il New York Times si chiama Ivor Prickett.

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Questo articolo è uscito sul numero 1457 di Internazionale, a pagina 16. Compra questo numero | Abbonati