Il governo spagnolo ha adottato una riforma che ha l’obiettivo d’integrare gli stranieri nel mercato del lavoro, sia quelli già presenti sul territorio sia quelli che ancora si trovano nel loro paese, scrive Mediapart. “Le nuove regole, che si aggiungono a quelle approvate lo scorso luglio, si propongono di far venire alla luce l’economia sommersa, che costringe le persone senza documenti a lavorare in nero, senza diritti o tutele”. Secondo il ministro delle migrazioni, José Luis Escrivá, bisogna “incoraggiare un’immigrazione regolare, ordinata e sicura”. La Spagna è alle prese con una grave carenza di manodopera in alcuni settori vitali per la sua economia, come l’agricoltura, l’edilizia e il turismo.

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Questo articolo è uscito sul numero 1477 di Internazionale, a pagina 112. Compra questo numero | Abbonati