T. Sizemore, Hearst Connecticut Media/Ap/Lapresse

Il 12 ottobre Alex Jones ( nella foto ), un noto conduttore radiofonico di estrema destra, è stato condannato a pagare 965 milioni di dollari di risarcimento alle famiglie delle vittime della strage avvenuta dieci anni fa nella scuola elementare di Sandy Hook, in Connecticut. Il 14 dicembre 2012 Adam Lanza, vent’anni, aprì il fuoco nell’istituto, uccidendo 27 persone, tra cui venti bambini tra i sei e i sette anni. “Fin dall’inizio Jones disse che non c’era stata nessuna strage e che si trattava in realtà di una messinscena per convincere l’opinione pubblica della necessità di far passare leggi restrittive sul possesso di armi”, scrive la Cnn. La giuria lo ha condannato per diffamazione. Durante il processo Robbie Parker, un padre che ha perso la figlia a Sandy Hook, ha raccontato che dopo la strage lui e sua moglie hanno vissuto nel terrore a causa delle minacce ricevute dalle persone che ascoltavano i programmi radiofonici di Jones. Negli ultimi dieci anni il conduttore radiofonico ha alimentato alcune delle teorie del complotto che si sono diffuse negli Stati Uniti e in Europa, in particolare quelle contro gli ebrei e la comunità lgbt+. Grazie al sito InfoWars e ai suoi programmi radiofonici, ha guadagnato decine di milioni di dollari. Secondo le stime fatte durante il processo, la sua fortuna si aggira tra i 135 e i 270 milioni di dollari.

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Questo articolo è uscito sul numero 1483 di Internazionale, a pagina 36. Compra questo numero | Abbonati