Un conto è immaginare che i politici possano comportarsi in modo diverso quando sono lontani dai riflettori, un altro è sentire con le proprie orecchie le crudeli strategie con cui cercano di ottenere quello che vogliono. All’inizio di ottobre è stata diffusa la registrazione di una conversazione fra tre consiglieri comunali di Los Angeles, negli Stati Uniti, e un importante dirigente sindacale. I politici, tutti democratici e di origine ispanica, dicono cose razziste sugli afroamericani, gli ebrei, gli armeni e i nativi. A un certo punto si sente Nury Martinez, presidente del consiglio municipale, definire “scimmietta” il figlio nero di un consigliere municipale.

La reazione di sdegno è stata immediata. Il leader sindacale Ron Herrera si è dimesso. I leader nazionali del Partito democratico, compreso il presidente Joe Biden, hanno chiesto ai tre consiglieri di fare lo stesso. Finora solo Martinez si è fatta da parte.

Futuro nazionale

La conversazione tra i quattro leader ispanici risale a ottobre del 2021, in una fase in cui si stava valutando di modificare i confini dei distretti elettorali. La discussione dai toni estremamente cinici, in cui risulta evidente quanto i protagonisti fossero determinati ad accrescere il loro potere, si inserisce nella lunga tradizione delle tensioni razziali a Los Angeles. Inoltre, la registrazione mostra come la città sta cambiando. Oggi quasi metà della popolazione è ispanica. La crescita di questa comunità ha alimentato il conflitto tra i politici neri e quelli di origine latinoamericana per contare di più nel consiglio comunale. Nella registrazione uno di loro, Kevin de León, dice che in ballo non ci sono solo le poltrone in consiglio ma anche la forza che avranno gli ispanici in futuro.

La vicenda può risultare sconvolgente se si pensa che Los Angeles è una roccaforte della sinistra statunitense. Ma è significativo il fatto che la registrazione potrebbe mettere fine alla carriera politica di tutte le persone coinvolte. I politici repubblicani, di contro, seguono standard diversi sulle frasi razziste. Durante un recente incontro politico il senatore dell’Alabama Tommy Tuberville ha insinuato che i discendenti degli schiavi sono tutti criminali. La platea lo ha applaudito.

A Los Angeles potrebbero esserci altre conseguenze. Karen Bass e Rick Caruso, candidati a sindaco alle elezioni dell’8 novembre, cercheranno di presentarsi come gli unici in grado di unire la città e ripulire il consiglio comunale dalle mele marce. Più in generale, la crescita della popolazione ispanica ha trasformato Los Angeles in una città dove i non bianchi sono ormai più numerosi dei bianchi. L’intero paese dovrebbe trovarsi nella stessa situazione nel 2045. Forse le tensioni in corso a Los Angeles potrebbero trasformarsi in un insegnamento su come gestire questo processo. Di sicuro ricordano ai democratici che le politiche identitarie su base etnica rappresentano un enorme rischio per la coesione del partito. ◆ as

Da sapere
Generazioni diverse

◆ “Le frasi razziste pronunciate da alcuni politici ispanici di Los Angeles, durante una conversazione resa pubblica giorni fa, mostra che nella comunità ispanica il razzismo nei confronti dei neri è abbastanza comune”, scrive Jean Guerrero sul Los Angeles Times. “In parte è un prodotto del colonialismo bianco e della politica estera statunitense in America Latina. Riflette anche la violenza delle politiche razziste statunitensi sull’immigrazione. E nella politica americana il razzismo è radicato nelle regole del gioco, per esempio nella possibilità di riorganizzare i distretti elettorali, dando più potere a un gruppo e sottraendolo a un altro”. Esiste però una distanza tra le varie generazioni di ispanici. Le nuove sembrano ragionare in modo meno settario e più inclusivo. Se ne è parlato molto dopo l’omicidio di George Floyd, due anni fa, quando in California ci sono state grandi manifestazioni antirazziste. Molti articoli raccontavano che i giovani ispanici avevano aperto un dibattito all’interno delle loro famiglie, cercando di convincere i genitori ad affrontare il razzismo interiorizzato verso i neri e il ruolo storico della loro comunità nella discriminazione. Succedeva in particolare proprio a Los Angeles, una città nota per la multietnicità e le tensioni razziali.


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Questo articolo è uscito sul numero 1483 di Internazionale, a pagina 34. Compra questo numero | Abbonati