Dissacrante raccolta di racconti che, tra commedia e tragedia, mette alla berlina le convenzioni borghesi e i tic dell’aristocrazia, il moralismo e la famiglia.
Un lavoro fotografico sulle radici, il legame con la propria terra d’origine e la famiglia, alla ricerca di tracce e pezzi di memoria.
Un’analisi delle forme di autosfruttamento e dell’ambivalente rapporto tra scelta e necessità che coinvolge il corpo della donne nel mercato del lavoro contemporaneo.
Dalle piccole pere rosse dell’Inghilterra occidentale alla carne fermentata delle isole Fær Øer, dai pistacchi siriani all’ostrica piatta della Danimarca: storie di cibi rari che rischiano di sparire per sempre.
Come si sopravvive al suicidio di una persona vicina? C’è l’istinto di salvarsi e dimenticare, ma lo scrittore vuole guardare nell’abisso.
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Questo articolo è uscito sul numero 1497 di Internazionale, a pagina 82. Compra questo numero | Abbonati