Il 22 gennaio a Yaoundé, la capitale del Camerun, è stato ritrovato il corpo di Martinez Zogo, un giornalista radiofonico noto per aver denunciato la corruzione nel governo. Da allora il quotidiano Mutations ha seguito con attenzione il caso, richiamando le autorità al dovere di fare luce sull’omicidio. Il 7 febbraio il giornale ha dato la notizia dell’arresto di Jean-Pierre Amougou Belinga, capo del gruppo editoriale L’anecdote. Zogo aveva più volte parlato degli affari sporchi dell’imprenditore. Nei giorni precedenti erano state arrestate una ventina di persone dei servizi di controspionaggio, tra cui il capo Léopold Maxime Eko Eko e un suo collaboratore, Justin Danwe. Nella deposizione che l’ong Reporters sans frontières (Rsf) ha potuto visionare, Danwe chiama in causa il ministro della giustizia in relazione all’omicidio. Per questo Rsf parla di un “crimine di stato”, commesso in un contesto di destabilizzazione legata alla successione del presidente Paul Biya, al potere dal 1982. Il 2 febbraio un altro conduttore radiofonico, Jean-Jacques Ola Bébé, è stato ucciso a colpi di pistola nella sua abitazione. ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1498 di Internazionale, a pagina 26. Compra questo numero | Abbonati