Andare in letargo comporta vari mesi d’immobilità, senza però rischi di trombosi. Alcuni ricercatori hanno confrontato i campioni di sangue di tredici orsi bruni prelevati in inverno e in estate, scoprendo che durante il letargo i livelli di una specifica proteina, la hsp47, si riducevano molto rispetto a quelli rilevati negli animali attivi. La hsp47, scrive Science, è una proteina da shock termico che si trova sulla superficie delle piastrine e attiva il processo di coagulazione. A livelli più bassi il rischio che si formino dei trombi è ridotto al minimo.

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Questo articolo è uscito sul numero 1508 di Internazionale, a pagina 97. Compra questo numero | Abbonati