Nella capitale sudanese Khartoum si sono intensificati i combattimenti dopo che non è stato prolungato il cessate il fuoco proclamato inizialmente il 22 maggio e più volte rinnovato, si legge su Al Araby al Jadid. In città l’esercito regolare comandato dal generale Abdel Fattah al Burhan sta avanzando e conquistando nuove aree. Secondo gli abitanti intervistati dal giornale, il pericolo maggiore per i civili sono i paramilitari delle Forze di supporto rapido (Rsf), guidati dal generale Mohamed Hamdan Dagal o . I combattimenti imperversano anche in altre parti del paese, per esempio nella regione occidentale del Darfur, in cui le Rsf hanno preso il controllo della città di Kutum, scrive Radio Dabanga. Negli scontri dello scorso fine settimana sono morte almeno quaranta persone. Il bilancio complessivo delle vittime dal 15 aprile è di 1.800 morti, secondo l’organizzazione Acled. Le Nazioni Unite stimano che un milione e mezzo di sudanesi abbiano dovuto abbandonare le loro case. Più della metà della popolazione ha bisogno di aiuti e di protezione.

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Questo articolo è uscito sul numero 1515 di Internazionale, a pagina 24. Compra questo numero | Abbonati