Il presidente senegalese Macky Sall ha annunciato in un discorso televisivo il 3 luglio che non si candiderà per un terzo mandato alle elezioni presidenziali previste il 25 febbraio 2024. Macky Sall “mette così fine alle speculazioni sulla sua volontà di continuare a governare per altri cinque anni, cosa che, secondo alcuni osservatori e politici, è contraria alla costituzione”, spiega Sud Quotidien, il più importante quotidiano del paese. “Per la prima volta nella storia del Senegal democratico”, fa notare l’editorialista Vieux Savane, “le elezioni si svolgeranno senza la partecipazione del capo dello stato uscente”. Negli ultimi mesi l’esitazione di Sall a formulare una chiara rinuncia aveva gettato il paese nell’incertezza e creato forti tensioni. A questo si è aggiunta, il 1 giugno, la condanna a due anni di carcere del leader dell’opposizione Ousmane Sonko, che ha fatto scoppiare proteste violente. Negli scontri con la polizia sono rimaste uccise almeno 23 persone, alcune raggiunte da colpi di arma da fuoco, sostiene l’ong Amnesty international. ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1519 di Internazionale, a pagina 28. Compra questo numero | Abbonati