Bastiaan Slabbers, Reuters/Contrasto

Salute Il premio Nobel per la medicina è stato assegnato a Katalin Karikó (nella foto) e Drew Weissman per le loro ricerche di genetica, usate in seguito nello sviluppo dei vaccini a mRna contro il covid-19. I due ricercatori hanno modificato alcune caratteristiche chimiche di questa molecola, e più in dettaglio delle lettere, o basi, che la compongono. Grazie a queste alterazioni è stato possibile migliorare la risposta immunitaria nell’organismo che riceve il vaccino.

Fisica Pierre Agostini, Ferenc Krausz e Anne L’Huillier hanno ricevuto il Nobel per la fisica per essere riusciti a creare lampi di luce laser di durata estremamente breve (qualche centinaio di attosecondi). Con questi nuovi strumenti è diventato possibile studiare fenomeni rapidi come il comportamento degli elettroni all’interno della materia. Le applicazioni possibili sono molte, tra cui l’identificazione delle molecole per le diagnosi mediche.

Chimica Il premio Nobel per la chimica è andato a Moungi Bawendi, Luis Brus e Aleksej Ekimov per la scoperta e lo sviluppo dei punti quantici. Queste strutture formate da nanocristalli semiconduttori, le cui dimensioni variano tra due e cento nanometri, sono così piccole che le loro proprietà sono governate dalla meccanica quantistica. La loro introduzione ha rivoluzionato il campo delle nanotecnologie, con applicazioni che vanno dagli schermi dei televisori alla chirurgia, e ha posto le basi per lo sviluppo dei computer quantistici.

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Questo articolo è uscito sul numero 1532 di Internazionale, a pagina 107. Compra questo numero | Abbonati