I 41 operai indiani rimasti intrappolati in un tunnel sotterraneo nello stato dell’Uttarkhand per 17 giorni sono stati tratti in salvo il 29 novembre. La vicenda aveva tenuto l’India con il fiato sospeso mentre le operazioni di recupero erano state interrotte più volte per guasti ai macchinari impiegati. Gli uomini, in buona salute, hanno detto di aver praticato yoga per tenersi attivi nel tunnel. La vicenda, spiega Scroll, evidenzia la precarietà dei lavoratori migranti in India: nonostante fossero impegnati per conto del governo in un progetto per collegare quattro mete di pellegrinaggio indù, gli operai non avevano un contratto né un’assicurazione e non avevano ricevuto una formazione adeguata sulla sicurezza.

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Questo articolo è uscito sul numero 1540 di Internazionale, a pagina 35. Compra questo numero | Abbonati