Il nuovo primo ministro Gabriel Attal ha annunciato l’11 gennaio la composizione del suo governo, approvato dal presidente Emmanuel Macron. L’esecutivo è composto da otto uomini e sette donne. Un nome ha fatto particolarmente discutere: quello di Rachida Dati, messa alla guida del ministero della cultura. “La scelta dell’ex ministra ha avuto l’effetto sorpresa che si cercava ma, al di là del colpo di scena politico, la sua nomina è il segno delle radici di destra del partito di Macron”, scrive Libération. Sindaca del 7° arrondissement di Parigi dal 2008, Dati aveva guidato il ministero della giustizia durante la presidenza di Nicolas Sarkozy. Dati è tuttora coinvolta in due casi giudiziari: quello di Carlos Ghosn, ex amministratore delegato della Renault, nel quale è indagata per “corruzione passiva” e “favoreggiamento di abuso di potere”, nel 2021; e l’inchiesta sull’arresto in Qatar di un lobbista franco-algerino, che ha portato a una perquisizione dei suoi uffici nel giugno 2023. ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1546 di Internazionale, a pagina 23. Compra questo numero | Abbonati