È un quotidiano francese.
Emmanuel Macron ha commissionato uno studio sulla memoria del conflitto coloniale per sanare le ferite della guerra ed elaborare una storia condivisa. Ma il passato resta difficile da superare. Leggi
Il lockdown attuale segna l’ingresso in una nuova era, con le sue forme specifiche di sottomissione, di sorveglianza e di controllo. Leggi
Il suono di ogni voce è unico e irripetibile, non riconducibile a un genere o a una “razza”. Quando migliaia di voci si uniscono, arrivano alle labbra parole nuove, un tempo impronunciabili, e che non vogliono più andarsene. Leggi
La megalopoli, ex epicentro dell’epidemia, tenta di attirare i turisti cinesi bloccati sul territorio. Il governo la usa come vetrina della vittoria sul covid-19, ma tra chi ha perso i familiari c’è chi reclama giustizia per le mancate cure. Leggi
Il mondo che ci siamo lasciati alle spalle, questo groviglio di segni integrati a cui credete come se fossero reali, non c’è più. Le linee che separano i segni sensibili e intellegibili si sono spostate. Non potete tornare indietro. Leggi
Sembrava arrivato il momento in cui Poulidor, l’uomo semplice e sfortunato, avrebbe battuto Jacques Anquetil, il campione moderno e idolatrato, vincendo finalmente il Tour de France. Leggi
Amiamo il vero corpo, fragile e vulnerabile, e non il corpo ideale e tirannico della norma. Non sappiamo quasi niente del corpo vivo. Occorre quindi amarlo dove esso si esprime: nella sua tremula fragilità. Leggi
Mi sono ammalato a Parigi l’11 marzo, e quando sono uscito dal letto, poco più di una settimana dopo, il mondo era cambiato. Così ho scritto una lettera. Leggi
Anche se non esiste, l’identità “donna” può costarvi la vita a Tijuana. Anche se non esiste, l’identità “trans” può costarvi la vita a Parigi. Nemmeno la razza esiste, ma l’identità razziale può impedirvi di attraversare una frontiera. Leggi
Nel 1989, prima della rivoluzione, il poeta romeno Mircea Dinescu raccontava la brutalità e gli aspetti grotteschi della dittatura di Ceaușescu. Leggi
Ogni relazione amorosa lascia dietro di sé una biografia, come una sorta di traccia o di eredità nella quale si segnalano i libri che ogni amante ha portato all’altro. Leggi
Venezia è, come il corpo trans, il luogo dove la lotta e la trasformazione degli elementi (acqua, aria, luce) acquisiscono una coerenza estetica. Leggi
Quando scrivo non faccio attenzione alla lingua in cui lo faccio. La scrittura è un processo frammentario nel quale differenti parti del mio spirito parlano in lingue criptate al fine di non essere comprese dalle altre. Leggi
Non possiamo dire di non sapere eppure, anche se conosciamo l’orrore dei mattatoi, continuiamo a mangiare carne. Non ci sono scuse. Leggi
Nel 1915 il governo turco ordinò lo sterminio degli armeni dell’Anatolia. Centinaia di migliaia di persone furono uccise. Molte altre fuggirono. Tra loro c’era Setrak, il padre dello scrittore Jean Kehayan. Dall’archivio di Internazionale. Leggi
Il professore Senza Nome è detenuto nella prigione di Chiayi, punito perché è gay. Nessuno va a trovarlo da due anni. Cosa lo mantiene in vita? Leggi
Voglio farmi rimuovere la vergogna. Voglio farmi rimuovere l’impossibilità di cambiarmi negli spogliatoi binari delle piscine e degli stabilimenti balneari. Leggi
Era gay, drag queen, sieropositiva. È stata picchiata a morte in pieno giorno ad Atene, davanti a tante persone che filmavano la scena e osservavano, senza fare niente. Leggi
I dissidenti politici erano rinchiusi a palazzo Ducale, gli “altri veneziani” sull’isola di San Servolo. Le loro storie parlano del cuore oscuro del potere. Leggi
Secondo la psicologia occidentale il feticismo indica il rapporto patologico del corpo sessuale con un oggetto. È il momento di smontare questo assunto. Leggi
Inserisci email e password per entrare nella tua area riservata.
Non hai un account su Internazionale?
Registrati