Francesco Carta, Getty

Il digiuno è stato a lungo legato alla spiritualità, ma oggi è diventato una dieta alla moda: spingendo l’organismo ad attingere alle sue riserve, provoca una perdita di peso e migliora alcuni parametri biologici. Può anche modificare il microbiota e aiutare la digestione. D’altra parte però, avverte Le Figaro, le diete basate sul digiuno non sono adatte a tutti e possono favorire lo sviluppo di disturbi alimentari. Inoltre se non si mangia per più di ventiquattro ore si possono avere vertigini, ipoglicemia, problemi gastrointestinali e alterazioni dell’umore. Digiunare ha anche un impatto sociale e psicologico, perché i pasti sono spesso al centro delle relazioni sociali. ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1557 di Internazionale, a pagina 117. Compra questo numero | Abbonati