Quando da ragazz0 frequentava l’accademia d’arte drammatica a Città del Capo, negli anni novanta, Kagiso Lediga trovava noioso il fatto che nel programma fosse concesso tutto quello spazio al teatro e a Shakespeare. Era convinto che un ragazzo cresciuto a Pretoria come lui avesse visto cose molto più interessanti. Sua madre aveva studiato come infermiera, ma commerciava oggetti di seconda mano. Suo padre faceva il manager per un’azienda di trasporti e poi il rappresentante per una compagnia di assicurazioni. Da piccolo lo accompagnava spesso nei suoi giri porta a porta. Alla fine lasciò la scuola. Oggi però Lediga, uno dei comici e registi più prolifici del continente africano, vorrebbe aver preso più sul serio l’istruzione, anche se non rimpiange la sua decisione. “Di certo quella non era il genere di roba alla Spike Lee che volevo fare”, dice oggi.

Per buona parte del pubblico sudafricano Kagiso Lediga, 45 anni, è un veterano della standup comedy nonché l’ideatore di The pure monate show, un varietà che è andato in onda solo dal 2003 al 2004, ma ha avuto comunque una grande rilevanza culturale. Per i fan che lo hanno conosciuto dopo, è l’attore e regista che nel 2017 ha ideato il dramma di formazione Matwetwe e la commedia romantica Catching feelings. Dopo un passaggio in alcune sale del paese, Catching feelings è diventato il primo film sudafricano offerto in streaming su Netflix. La risposta positiva al film ha fatto conoscere Lediga a un pubblico più vasto.

Nel 2018 Netflix stava cercando di lanciare i suoi contenuti nel continente e per questo lavorava con i registi locali. Lediga ha proposto la storia di una spia donna che attraversava l’Africa a caccia di cattivi e segreti di stato. L’idea è diventata la serie di sei episodi Queen Sono, con Pearl Thusi nel ruolo della protagonista. Secondo Lediga, per un marchio globale come Netflix Queen Sono era la serie perfetta per far sentire la sua presenza in Africa. “È difficile trovare contenuti per un continente eterogeneo come il nostro. E con Queen Sono puntavano a questo. In Africa ci sono circa 1,5 miliardi di persone. La serie ha aperto una finestra su tutte queste diverse culture”, dichiara Lediga ad Al Jazeera in collegamento su Zoom da New York.

In piena pandemia, però, è stata cancellata senza tanti complimenti, ribaltando la precedente decisione di fare una seconda stagione. Lediga ammette la delusione, e dichiara che gli piacerebbe tornare a quel progetto: “Queen Sono ha aperto molte porte. Vorrei farla diventare un film”. In seguito ha continuato a lavorare con Netflix su altri progetti tramite la società di produzione Diprente, che gestisce insieme alla sua compagna Tamsin Andersson. Classified, una serie per ragazzi che parla di uno studente delle superiori che si trasferisce dalla California a Johannesburg e si ritrova invischiato in un’attività di spionaggio internazionale, è stato concesso in licenza a Netflix per l’Africa e ha debuttato sulla piattaforma nel novembre 2023. Lediga è autore, sceneggiatore, showrunner e regista principale.

Un pesce fuor d’acqua

Prima di diventare un autore di contenuti per le piattaforme, Lediga era un ragazzo curioso cresciuto a Pretoria, capitale amministrativa del Sudafrica. Anche sua sorella minore, Karabo, è un’autrice e regista e ha lavorato con lui.

Quando aveva tredici anni i suoi genitori si separarono e lui andò a vivere con la madre, che lo incoraggiò a sviluppare il suo talento. La sua adolescenza coincise con la fine dell’apartheid. Dopo anni di sofferenze, il paese si stava aprendo al mondo. Lui era attratto dalle buffonate narrative di Bill Cosby e dal senso dell’umorismo di Woody Allen. Oggi ammette che entrambi sono stati uomini problematici. “Non so nemmeno come ho fatto a imbattermi in quei film nelle township di Pretoria”, commenta.

Ispirandosi ai suoi idoli, Lediga voleva trasferirsi negli Stati Uniti per studiare cinema, ma sua madre non poteva sostenere quei sogni. Studiare arte drammatica a Città del Capo era la cosa più vicina al cinema, e se lo potevano permettere. Il comico racconta che all’inizio si sentiva come un pesce fuor d’acqua. “Pretoria era il quartier generale dell’apartheid, una specie di isola. Quando sono andato a Città del Capo è stato come se il mondo mi si aprisse davanti con tutta la sua follia”. Passava molto tempo con ragazzi che avevano i soldi per realizzare i loro cortometraggi. Lui recitava in questi film e al tempo stesso assorbiva ogni sapere pratico. Così entrò in un giro di aspiranti registi. A un certo punto ha fatto la comparsa in una pubblicità diretta dal regista francese Luc Besson.

Le sue esperienze, e il programma di studi che considerava noioso, lo allontanarono dalle aule e i suoi voti cominciarono a risentirne. Dopo il terzo anno abbandonò gli studi.

La standup comedy era la via più facile per uno studente al verde, ma non fu facile costruirsi un profilo da professionista. In Sudafrica non c’erano molti comici di standup neri a cui ispirarsi, perciò non c’erano modelli da seguire. All’epoca il settore era dominato dai comici bianchi come Leon Schuster che si dilettava nel black­face (quando gli attori bianchi si fingono neri riproponendo degli stereotipi razzisti). Esibendosi nei locali di Città del Capo e poi anche di Johannesburg, dove si era trasferito, Lediga imparò a raccogliere un nuovo pubblico. Spiega: “Facevo il comico per un pubblico composto prevalentemente da bianchi ricchi. All’epoca non c’erano stati veri scambi tra bianchi e neri, perciò provavo sempre una scarica di adrenalina quando entravo in una sala piena di persone che non sapevano se avrei fatto teatro di protesta o uno spettacolo comico. All’inizio era strano, poi però piano piano si lasciavano trascinare”. Lui era la risposta a chi si fosse chiesto, nel Sudafrica da poco indipendente, che aspetto poteva avere la standup comedy fatta per un pubblico generalista da un nero della classe operaia che aveva frequentato l’università.

Poi è arrivata la televisione, con cui Lediga voleva ampliare il suo pubblico. In tv ha lanciato The pure monate show (monate significa simpatico in lingua tswana), una serie di sketch comici ispirati ai Monty Python. The pure monate show era trasmesso dalla tv nazionale e a sorpresa è stato un successo. Era l’occasione di Lediga, perché il pubblico rispondeva alle critiche irriverenti a politici, giornalisti e intellettuali. Nessuno era al sicuro dalla sua satira. Il programma è andato in onda per due stagioni prima di essere cancellato da un comitato editoriale conservatore. A distanza di vent’anni c’è ancora gente che lo avvicina per strada per chiedere se usciranno nuovi episodi.

Spazio creativo

Il regista John Barker, che ha diretto alcuni episodi della trasmissione e in seguito ha collaborato molto con Lediga, lo definisce un personaggio interessante. “I film che ha fatto, i comici che ha aiutato… ha una mente geniale e una creatività incredibile. Se non ci fosse stato lui, Johannesburg sarebbe molto meno stimolante”.

Dopo la delusione per la cancellazione del Pure monate show, Lediga e Barker hanno raccolto soldi per avviare la commedia Bunny chow. Il debutto al Toronto international film festival ha dato legittimità a Lediga come attore di cinema.

Tornato alla televisione nel 2010 con Andersson e Loyiso Gola, che aveva lavorato a The pure monate show, hanno creato Late nite news, una trasmissione satirica settimanale condotta da Gola. Andata in onda per cinque anni, ha ricevuto due nomination agli Emmy, i più importanti premi statunitensi dedicati alle serie televisive. Lediga dice che il programma è stato interrotto perché aveva fatto il suo corso. “Erano tutti stanchi. E io volevo fare dei film”.

Oggi lavora con le piattaforme di stream­ing ma ha presente i timori dei critici su queste storie, che rischiano di perdere autenticità per piacere al pubblico straniero. “Io sono un artista. Non faccio parte del settore dello streaming. Chi gestisce gli affari deve capire che genere di opere possono andare sulle loro piattaforme”, dice. E aggiunge: “Sono attratto dalle storie. E ogni storia può essere universale”. ◆ gim

Biografia

1978 Nasce a Pretoria, in Sudafrica.
1995 Si trasferisce a Città del Capo per studiare arte drammatica.
2003-2004 Partecipa al programma satirico televisivo The pure monate show.
2017 Coproduce, dirige e interpreta il film romantico Catching feelings.
2018 È tra gli autori e i produttori esecutivi della serie di Netflix Queen Sono, che viene cancellata nonostante il successo.


Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it

Questo articolo è uscito sul numero 1557 di Internazionale, a pagina 86. Compra questo numero | Abbonati