Merit è una veterana dell’esercito che deve fare i conti con il peso della sua esperienza in Afghanistan e prendersi cura del nonno, il cui alzheimer sta progredendo rapidamente. Una serie di flashback la mostrano al fronte insieme alla sua amica Zoe, che ha una visione della vita diversa dalla sua. Almeno questo è quello che ricorda durante le sessioni di terapia di gruppo. La vicinanza con il nonno, anche lui veterano del Vietnam, la costringe a confrontarsi più da vicino con i suoi ricordi. Nel film di Hausmann-Stokes, veterano a sua volta, c’è qualcosa che lo distingue dalla classica retorica hollywoodiana sui reduci. Ma chi si aspetta una commedia cupa sarà deluso.
Alissa Wilkinson, The New York Times
Stati Uniti 2024, 103’. In sala

Stati Uniti 2025, 125’. In sala
Al contrario di molti action movie, la trama di Ballerina è più forte delle scene d’azione (che rimangono comunque un fulcro del film) e l’enfasi è nella definizione della protagonista, Eve, giovane ballerina, destinata a diventare l’assassina di punta del clan Ruska Roma. Con questo nuovo capitolo (emanazione ufficiale di John Wick 3. Parabellum), il “Wikerverse” si espande in nuovi territori. Una delle caratteristiche più interessanti che lo distingue dagli altri universi cinematografici sono i punti di contatto con l’esperienza quotidiana dei comuni mortali. I cinque film di John Wick evocano la minaccia dell’oligarchia internazionale meglio di Anora. Un piccolo sforzo in più potrebbe dare a questa saga e a tutto il cinema di genere, ancora più credibilità.
Richard Brody, The New Yorker
Spagna 2024, 114’. In sala
Dopo quattordici anni insieme, la regista Ale (Arana) e l’attore Alex (Sanz), decidono di porre fine alla loro relazione. Li incontriamo in camera da letto, mentre discutono sotto voce della separazione (anche se non ne scopriamo i motivi). Addirittura Alex propone di organizzare una festa per brindare a questo nuovo inizio. Visto che sono d’accordo e hanno tutto chiaro… Mentre la festa si avvicina sembra profilarsi una classica commedia di riappacificazione. Chi invitare? Come vestirsi? I dettagli della serata sembrano ricementare l’unione dei due, anche se l’abisso della separazione ogni tanto li lascia senza fiato. Ci sono altre cose che alimentano la fibra malinconica dell’opera di Trueba (sfidiamo chiunque a non commuoversi). Per esempio un finto flashback di Alex. In realtà si tratta di un video del giovane attore Sanz, girato insieme a un amico per le strade di Parigi, inserito nella storia da Trueba, che lo trasforma in archivio dei tempi felici.
Clarisse Fabre, Le Monde
Regno Unito / Stati Uniti 2025, 125’. In sala
Il Dragon trainer d’animazione del 2010 era un film divertente e brillante e per il remake live action gli autori hanno deciso di cambiare il meno possibile. È lo Psycho di Gus Van Sant dei remake di animazione. È allegro e splendido, ma non può prendersi il merito dei suoi momenti migliori perché li abbiamo già visti. Letteralmente. Difficile giudicarlo. È chiaramente realizzato con amore e cura, ma troppo deferente verso il predecessore. Forse gli autori avrebbero potuto osare inserendo qualche elemento originale.
Helen O’Hara, Empire
Norvegia 2022, 99’. In sala
Mona si trasferisce in un nuovo appartamento insieme al fidanzato, molto impegnato nel lavoro, così lei è spesso sola. Il campanello d’allarme suona quando Mona comincia a fare sogni inquietanti. I suoi incubi sono solo frutto dell’ansia o, come suggerisce uno studioso, Mona è entrata nel mirino di un demone sovrannaturale? Un’atmosfera crepuscolare avvolge tutto il film e il rimescolamento tra momenti di veglia e momenti di sonno disorienta. Ma alcuni snodi narrativi sono un po’ troppo forzati.
Phil Hoad, The Guardian
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