La raccolta di esordio di Lionel Shriver è dominata da personaggi che si dedicano a proteggere il proprio territorio così tenacemente da non riuscire a immaginare nessun altro punto di vista che non sia il loro. Il primo dei due racconti lunghi che incorniciano la raccolta, che si compone di altre dieci storie, racconta la vicenda di Gillian e Baba, partner sul campo da tennis, migliori amici e in passato anche amanti. Le loro strade si devono separare quando Baba chiede a Paige di sposarlo e riceve in risposta un ultimatum: se vuoi stare con me lascia Gillian per sempre. Con un senso della comicità quasi dickensiano, Shriver riesce a mostrare i modi in cui l’egoismo sa camuffarsi da moralità: la tranquillità imperturbabile con cui Paige distrugge una vecchia amicizia ha qualcosa di agghiacciante. Un’altra storia divertente è Terrorismo domestico, in cui una coppia di baby boomer è “terrorizzata” da un figlio che non vuole saperne di andarsene di casa, e che anzi lancia una campagna in nome della sua generazione senza proprietà. Il principale difetto della raccolta è nella sua tendenza alla ripetitività. Presi individualmente, i racconti sono tutti riusciti, ma storia dopo storia, il lettore si trova a sperimentare una sorta di claustrofobia. Luke Brown, Financial Times
Le conseguenze ha un inizio molto accattivante. Tre vecchi amici, tutti di sessantasei anni, arrivano a Martha’s Vineyard per un ultimo saluto. Russo li presenta uno alla volta, inserendo ciascuno di loro in un contesto di aneddoti giovanili. Ma se questa è una storia intrisa di nostalgia, è anche una storia sull’inevitabile interruzione della nostalgia. Russo è il nostro miglior corrispondente anziano dal paese della mascolinità. Nessuno sa cogliere così bene l’affetto burbero degli uomini o l’attrito tra ragazzi di classi sociali diverse. Per qualche incidente del destino, i tre uomini erano compagni di classe in un piccolo college del Connecticut tra la fine degli anni sessanta e l’inizio del decennio successivo. In un modo o nell’altro, sono riusciti tutti a risparmiarsi la guerra del Vietnam, ma la resina delle loro vite viene da quell’era turbolenta e si è poi solidificata nell’ambra dell’amicizia. Il romanzo ruota dolcemente dall’uno all’altro dei tre personaggi, ognuno così affascinante che non vorresti lasciarlo andare, anche se presto ti sentirai altrettanto affezionato al personaggio successivo. Lincoln, l’amico di successo, è un agente immobiliare a Las Vegas. Teddy, quello più problematico, dirige una piccola rivista religiosa. Mickey, quello che ha avuto una vita più dura, è un musicista che guida ancora un’Harley Davidson. Russo, settant’anni, conosce bene i piaceri e i pericoli del guardarsi indietro, e ha costruito un romanzo sul modo in cui il passato scorre costantemente nel presente. Ron Charles, The Washington Post
Per dirla in modo pedante, Alicia Giménez Bartlett ha scritto un libro metaletterario che non tratta della realtà ma di un personaggio romanzesco, l’ispettrice di polizia Petra Delicado, di cui racconta tutta la biografia dall’infanzia a oggi. Petra chiede una settimana di permesso dal lavoro, si ritira nella foresteria di un monastero galiziano e nella pace un po’ noiosa del luogo ricapitola la sua vita. Esce dal convento con un fascio di carte dove racconta tutto quello che ha vissuto e sentito. Ricorda la sua infanzia di bambina volenterosa e ribelle espulsa da una scuola di suore. Descrive l’ambiente familiare, il rapporto ruvido con la madre e quello con le due sorelle. Rievoca i suoi anni universitari, i suoi studi di lettere e giurisprudenza, l’impegno antifranchista. Da questi ricordi emerge il ritratto di una ragazza indipendente, anche in amore. Questa Anna Karenina dei nostri giorni passa attraverso due matrimoni e ora è al terzo, rompe con le convenzioni borghesi, liquida gli stereotipi femminili e dà libero sfogo all’erotismo. Nel mezzo c’è la determinazione a dare un senso alla vita con il concorso in polizia. Ma allo stesso tempo il libro è più di una vicenda individuale. La dimensione privata si sovrappone a una storia di rilevanza collettiva. Giménez Bartlett presenta un panorama storico della Spagna dalla fine degli anni sessanta che ha un respiro generazionale, il tutto filtrato da una luce esplicita e rivendicativa che illumina la situazione delle donne. Petra Delicado è un pretesto per raccontare la nostra epoca da una prospettiva di genere. Santos Sanz Villanueva, El Mundo
Siamo nel futuro prossimo, in una Germania dominata dai populisti di destra. Britta e il socio Babak gestiscono un’agenzia chiamata il Ponte. È qui che finiscono i depressi e gli aspiranti suicidi che, dopo che tutte le altre terapie hanno fallito, sono offerti agli islamisti e ad altre associazioni radicali come potenziali attentatori suicidi. Solo quando questo cinico modello di business rischia di essere smascherato e il Ponte entra in lotta con un’organizzazione rivale che sta avviando un colpo di stato, Britta tira il freno d’emergenza e diventa addirittura la salvatrice della democrazia occidentale. Cuori vuoti è una parabola sul mondo contemporaneo sprofondato nell’indifferenza e nella passività, ma manca di un centro che tenga insieme le tante parti della storia. Dal terrorismo all’ostilità alla democrazia, dalle guerre per procura ai crimini informatici, Juli Zeh ha mescolato un po’ alla rinfusa tutti gli ingredienti del dibattito di questi anni. Björn Hayer, Der Spiegel
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