Il sonno della ragione genera mostri, è noto. Ma non è da meno il sonno dei sentimenti umani. Il sonno di entrambi, ragione e sentimenti, sembra al centro di questo fumetto eccezionale. Il tema è ispirato a esperimenti compiuti dal governo degli Stati Uniti nel passato come il programma segreto di controllo della mente Mk-ultra (se ne sono occupati di recente un libro e una rivista non complottista come Jacobin) e, più in generale, tratta della manipolazione dall’alto dell’opinione pubblica e di singole persone. Nessuno è però innocente e buono come questo Frankenstein del governo statunitense. Il grottesco, in perfetto equilibrio con il registro realista, evidenzia meglio quello insito in questa tragica farsa che ora, sfuggita di mano nella realtà, rischia di far precipitare definitivamente nella deriva autoritaria la stessa democrazia statunitense, come dimostra l’attualità più recente. Nel racconto di Barry Wind­sor-Smith tutto questo prende gradualmente il tono e le dimensioni di un appassionante viaggio introspettivo nel dolore, nella negazione dell’infanzia e della dignità umana. I mostri siamo noi, ma un potere manipolatore è altrettanto mostruoso e le due cose sono legate. Ci sono però rari esseri che restano fedeli a se stessi e il futuro in Mostri sembra in mano a chi ne ha già segretamente il dono: ricorderà la “luccicanza” che alberga nel bambino, in Shining. Qui è una bambina nera.
Francesco Boille

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Questo articolo è uscito sul numero 1445 di Internazionale, a pagina 80. Compra questo numero | Abbonati