In una bella edizione sono riproposti i racconti di uno speciale estivo della serie horror Dampyr, incentrati sul cinema delle origini. Qui l’horror vero è la realtà. Confondendosi però con l’arte, e non solo per i riferimenti agli snuff movie. Come a dire che l’arte nasce dal crimine e il crimine è (anche) arte. Così nel racconto Doppelgänger, ambientato nella Praga occupata del 1939, l’attore-regista Paul Wegener, interprete di ben tre film sul golem ebraico ma poi diventato uomo della propaganda nazista, salva tanti ebrei, proprio come fu nella realtà storica, ma i nazisti muoiono per mano del golem. In Dark Pinocchio, straordinario, il burattino di Collodi non vuole più diventare bambino. Si nega alla vita e preferisce diventare un ombra, talmente è orribile il mondo costruito dagli adulti, divoratore di bambini. E così via, anche per i racconti su Ed Wood o sui film di Feuillade con al centro la diva Musidora. Ci sono sempre altre dimensioni, le quali, più che parallele, sono realtà “altre” che si sovrappongono tra loro in maniera naturale. Come in Caduto dalla luna, sorta di racconto di Natale surreale che guarda dalle parti dei Viaggi straordinarissimi di Saturnino Farandola di Robida oltre che al cinema di Méliès. Un Méliès che si credeva dimenticato da tutti risorge grazie ai cinéphiles, proprio come nella realtà. Ma tutto pare una meraviglia favolistica. Francesco Boille

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Questo articolo è uscito sul numero 1538 di Internazionale, a pagina 88. Compra questo numero | Abbonati