I profani tendono a credere che le conoscenze scientifiche, una volta acquisite, restino stabili. Gli scienziati sanno invece che le cose continuano a evolvere. È il caso del modo di classificare gli esseri viventi che dai tempi di Linneo è già cambiato più volte ed è oggi al centro di un dibattito. Lo ricorda Marco Di Domenico in questo libro illustrato dedicato a un fenomeno che rende la natura ancora più variabile e dunque difficile da inquadrare in griglie fisse.

Si tratta della metamorfosi, che avviene quando l’individuo di una certa specie cambia forma nel corso della sua stessa vita. Non si tratta solo di bruchi e farfalle, ma di tantissimi altri casi (dalle spugne agli anfibi, passando per crostacei, lamprede, pesci insetti e, in generale, molti parassiti). Alcune delle metamorfosi sono più spettacolari (come la sogliola i cui organi posti in una delle due metà migrano nell’altra nel corso della giovinezza) o sorprendenti (come per le ostriche e gli altri esseri che cambiano sesso più volte nel corso della loro esistenza o per quegli insetti che da giovani vivono nell’acqua e da adulti nell’aria o ancora per la medusa capace di ritornare allo stato larvale dopo essere stata adulta), ma complessivamente questi fenomeni permettono di osservare la vita considerando le infinite e fantasiose strategie volte alla sopravvivenza e alla riproduzione della specie. ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1462 di Internazionale, a pagina 92. Compra questo numero | Abbonati