Il gatto è un animale dolce, furbo, a tratti egoista, altre volte, quando gli gira bene, il più altruista della terra. Si muove guardingo, felpato, attento. In cerca di prede reali o immaginarie, di coccole e compagnia. È amato da religioni monoteiste e animiste, da regine e da pirati, da bambine e bambini di tutto il mondo. Gatto che s’intrufola naturalmente anche tra le pagine dei libri. Ah, quanti romanzi e poesie ha ispirato! E Piccoli ritratti di gatti ha come scopo proprio illustrare alcuni versi dedicati ai gatti nella tradizione letteraria francese e anglofona. Introducendo così anche i più piccoli alla poesia. C’imbattiamo in gatti diversi, quello del Cheshire di Lewis Carroll o quello anonimo e un po’ distratto, che invece di andare in udienza dalla regina, si fa trascinare altrove da un topino da inseguire. E poi ci sono Baudelaire, Rostand, Apollinaire, le illustrazioni di Jean-François Martin, Christophe Merlin, Rébecca Dautremer, Gérard DuBois, Ilya Green, Heng Swee Lim, Alain Pilon, Maxime Derouen, Clémence Pollet, Nathalie Choux, Sandrine Bonini. Tutti con una regola d’ingaggio. Una settimana per creare le illustrazioni con una palette di colori limitata che ha dato un aspetto d’altri tempi alla raccolta e fantasia per celebrare uno degli animali più belli
del mondo. ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1497 di Internazionale, a pagina 82. Compra questo numero | Abbonati