È una scrittrice italosomala. Collabora con Internazionale e il manifesto. Il suo ultimo libro pubblicato in Italia è Adua.
In occidente il dibattito su monumenti e statue legati a razzismo, colonialismo e fascismo si apre ciclicamente. Il dilemma è sempre lo stesso: rimuoverli o no? Qual è l’azione più efficace? Leggi
Quando tutto è cominciato giornali e riviste si sono riempiti di diari più o meno intimi della quarantena, tenuti da scrittrici e scrittori. L’idea poteva essere buona, ma i risultati sono stati scarsi o controproducenti. Leggi
Il trailer-trappola, il dibattito dai toni accesi, il lavoro degli afroitaliani e la denuncia del ronzio razzista. Una scrittrice e uno scrittore si confrontano sul film di Checco Zalone. Leggi
Per decenni gli africani hanno raggiunto l’Europa legalmente. Oggi non gli è più permesso e sono lasciati nelle mani dei trafficanti. Leggi
Il prossimo ottobre il paese sceglierà il suo nuovo presidente. Il clima è teso, e i dibattiti al festival Flip lo rispecchiano. Leggi
Il successo dell’autrice di La ragazza con la Leica ci dice che l’Italia può cambiare, se solo lo desidera. Leggi
Quando è scoppiata la guerra civile in Somalia avevo 16 anni e non lo capii subito. Oggi mi rendo conto che l’attacco a Mogadiscio del 14 ottobre è solo l’ultimo episodio di un processo cominciato allora. Leggi
Lo sgombero con gli idranti è solo l’ultimo episodio in cui questa piazza è protagonista. Qui si sono intrecciate le prime migrazioni dal Corno d’Africa e la storia del colonialismo italiano. Leggi
Immigrati e figli di immigrati stanno cambiando lentamente la politica italiana. I protagonisti alle elezioni dell’11 giugno. Leggi
I’m not your negro di Raoul Peck è basato su un inedito di James Baldwin e ripercorre con intelligenza e sentimento la stagione afroamericana delle lotte per i diritti civili. Uscendo dalla proiezione mi chiedo quanti in sala conoscessero la storia del colonialismo italiano, dei suoi crimini e dei suoi paradossi. La risposta è nei lavori di autori e autrici di origine migrante e italiani di nuova generazione che permettono di fare i conti con una storia di razzismo coloniale che è capace di ripresentarsi con nuove parole nell’Europa contemporanea. Leggi
Don Savino quasi non credeva ai suoi occhi. Aveva tra le mani la più sacra reliquia di Amatrice, il cameo della Madonna di Filetta, patrona del paese e delle frazioni vicine. L’effige era stata recuperata tra le macerie della chiesa di Sant’Agostino dopo il terremoto. Il paese non c’era più, ma lei, la piccola reliquia, era lì. Quell’immagine non era solo un simbolo religioso, ma anche un simbolo che racchiudeva le passioni e i pensieri più profondi della collettività. Ed è proprio di questa religione popolare che parla Lascia stare i santi, l’ultimo lavoro del regista Gianfranco Pannone. Leggi
Afroeuropei, che parola strana, non so bene come collocarla. Non so bene nemmeno cosa significhi. Mi sembra un ossimoro, mettere insieme Europa e Africa nella stessa parola. Mettere insieme la loro relazione tormentata e caotica. Ma in fondo Europa e Africa convivono in noi. Leggi
Mesi fa ho ricevuto una mail da un’università americana che mi invitava negli Stati Uniti per due settimane e mi assegnava una borsa di studio per scrittori. Poi è arrivato Donald Trump. E dopo di lui il muslim ban. Leggi
Guardo le foto segnaletiche di Anis Amri, il terrorista di Berlino ucciso a Sesto San Giovanni. Cerco di guardare l’uomo dietro al terrorista. Non è facile. Soprattutto non è facile se penso a chi ha perso la vita in quel mercatino berlinese. Se penso ai loro corpi falciati senza pietà, mi sale una rabbia immensa. Ma ecco che dobbiamo essere lucidi, e cercare di capire come siamo arrivati fino a questo punto. Dobbiamo farlo, anche solo per capire come difenderci. Leggi
In Italia i figli dei cittadini stranieri lottano per una legge di riforma di cittadinanza, bloccata in parlamento. Il fumetto di Gianluca Costantini e Igiaba Scego. Leggi
Il rancore modella come cera la città. Questo ho pensato quando ho letto che qualcuno aveva sfregiato l’elefantino di piazza della Minerva, a Roma, l’elefantino di Gian Lorenzo Bernini. Non si capisce se l’elefante sia stato colpito da una pallonata o se qualcuno abbia usato le sue zanne come un’altalena. Sta di fatto che quella zanna spezzata simboleggia, più di qualsiasi altra cosa, la crisi della capitale italiana. Leggi
Per capire il successo di Donald Trump bisogna fare un salto indietro nel tempo e tornare al 1882, quando il congresso americano approvò un provvedimento contro gli immigrati cinesi. Una situazione che ricorda quella dei musulmani e dei messicani presi di mira dalla propaganda razzista di oggi. Leggi
“A scuola”, dice il bimbo, “il mio brutto difetto occupava tutto lo spazio disponibile. Ho cominciato a pensare di essere come lui”. Per fortuna arriva un dottore dalla faccia simpatica e tutto cambia in Un trascurabile dettaglio. Leggi
Via col vento ha debuttato al cinema nel 1939. Io non ero nata, nemmeno mia madre era nata. Una sera degli anni ottanta mia madre mi disse: “Preparati c’è un film elegante su Rai 1”. A mamma piacciono i film in costume, i riti un po’ teatrali dell’upper class e dell’aristocrazia l’hanno sempre divertita. E anch’io ero pronta a divertirmi a più non posso. Ma dopo pochi minuti è apparsa lei. Leggi
Cos’ero prima di me? Questa la domanda filosofica che si fa un essere in formazione, una bambina (o forse un bambino) che sta per nascere. Prima di me cerca, attraverso un linguaggio poetico e lineare, di mettere in scena le domande che spesso si fanno i bambini sulla propria esistenza. Su cos’erano prima, su cosa diventeranno dopo, su chi c’era o non c’era prima di loro. Leggi
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