Ci sono romanzi sorprendenti che si fanno largo, lenti, inesorabili con il passaparola. E così è successo al Portoghese blu, un libro che arriva dalla vicina Slovenia e ci trasporta in un mondo tra il fatato, l’inquietante e l’immaginifico. Il romanzo segue il filone delle bimbe magiche, un po’ ignare, che finiscono in avventure più grandi di loro, nei “paesi delle meraviglie”. Anna Clara in fondo ha le stesse caratteristiche di Alice, soprattutto con l’eroina di Lewis Carroll condivide l’intelligenza. Ma Peter Svetina e Damijan Stepančič danno un certo sapore sloveno a tutta l’ambientazione del romanzo. E qui sta il bello del libro: pur se vicina spesso la Slovenia è poco conosciuta dal lettore italiano. Ora abbiamo la possibilità di abbracciarla attraverso i suoi corsi d’acqua, le sue colline verdi e i suoi personaggi fantastici. E insieme ad Anna Clara ci mettiamo in viaggio alla ricerca di questo misteriosissimo portoghese blu. Trovarlo non è facile se intorno a noi tutto si trasforma; se niente è come appare, direbbe Pirandello; e se i cattivi sono cattivissimi. Ci inoltriamo in un mondo fantastico, ma molto ironico. Dove l’intelligenza è fondamentale. ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1549 di Internazionale, a pagina 87. Compra questo numero | Abbonati