La guerra fredda dell’industria musicale contro il social network di proprietà cinese TikTok è appena diventata molto calda. Entro la fine del mese la Universal, la più grande casa discografica del mondo, chiederà alla piattaforma di eliminare milioni di brani contenuti nei video. Il 30 gennaio, il giorno prima della scadenza dell’ultimo accordo sui diritti d’autore tra la Universal e il social network, l’azienda aveva cominciato a rimuovere la musica del suo catalogo dalla piattaforma, che comprende artisti come Taylor Swift, Drake, i Bts, Billie Eilish e Kendrick Lamar. L’etichetta inoltre ha affermato che chiederà a TikTok di togliere qualsiasi brano di cui la società editoriale Universal Music Publishing Group (Umpg) controlla i diritti. Questo farebbe sparire anche le canzoni di proprietà di altre etichette. In alcuni mercati, questo potrebbe significare che più della metà della musica presente sulla piattaforma sarà oscurata.

Una vittoria della Universal, che vorrebbe più soldi da TikTok per concederle i suoi artisti, potrebbe spingere TikTok a concedere compensi più alti per i diritti, e questo potrebbe aiutare l’intero settore, a partire dai musicisti. Lo scenario più probabile, però, è che si trovi un accordo, perché i video di TikTok sono una fonte di promozione e guadagno essenziale. Poi, probabilmente arriverà una nuova piatta­forma in grado di cambiare di nuovo le regole del gioco.
Robert Levine, Billboard

Una pubblicità di TikTok (Future Publishing/Getty)

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Questo articolo è uscito sul numero 1549 di Internazionale, a pagina 88. Compra questo numero | Abbonati