Quando Lynette e Chris Dawson si conoscono in un liceo di Sydney hanno 16 anni. Per più di dieci anni la loro vita è piena di gioie e tranquillità: lei si occupa della casa e dei due figli, lui fa il giocatore di rugby professionista. Le cose cambiano quando, finita la carriera agonistica, Chris comincia a insegnare educazione fisica alle scuole superiori e a frequentare alcune studentesse minorenni: tra queste la sedicenne Joanne Curtis, che passa in casa di Chris e Lynette dei lunghi periodi. Nel gennaio del 1982 Lynette scompare. Pochi giorni dopo Joanne si trasferisce da Chris, che denuncia la scomparsa della moglie solo dopo sei settimane. Nonostante molti indizi a suo carico, la procura non riuscirà mai a dimostrare né l’omicidio di Lynette, di cui non si trova il corpo, né la colpevolezza di Chris, che nel frattempo si è trasferito nel Queensland per ricostruirsi una vita. L’omicidio di Lynette Dawson è rimasto un caso di cronaca dimenticato, fino a quando nel 2018 il giornalista Hadley Thomas e il producer Slade Gibson ne hanno tratto uno dei podcast true crime più ascoltati di sempre. Il successo e l’accuratezza dell’indagine giornalistica hanno portato alla riapertura delle indagini, alla raccolta di nuove prove, a un processo e alla condanna per omicidio di Chris Dawson, convinto ormai di averla fatta franca.

Jonathan Zenti

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Questo articolo è uscito sul numero 1477 di Internazionale, a pagina 96. Compra questo numero | Abbonati