Raffaele Costantino, musicista e conduttore radiofonico, arriva a Dakar nella settimana in cui si gioca la fase finale della Coppa d’Africa. Il motivo della sua visita però è la laamb, la tradizionale lotta corpo a corpo senegalese, che a vederla sembra un incrocio tra pugilato, wrestling, judo e lotta greco-romana. È uno sport molto antico, la cui tradizione era tramandata dai griot attraverso la tradizione orale, e che in passato probabilmente è servito per risolvere dei conflitti tra famiglie e popolazioni. Oggi però è stato travolto dal capitalismo contemporaneo: gli affari sono gestiti dai promoter che filmano gli incontri e gestiscono le scommesse. Costantino raccoglie i suoni prodotti dallo scontro dei corpi nella lotta e li trasforma in campioni da usare nel nuovo progetto di Khalab, il suo alter ego musicale. Sullo sfondo c’è una Dakar in ebollizione, con una popolazione giovanissima, che guarda a occidente e manifesta la propria voglia di riscatto nell’hip hop, e con la vittoria della Coppa d’Africa. Dopo aver attraversato una faticosa distesa di didascalie e un ingiustificato autocompiacimento produttivo, l’ascoltatore finalmente riesce a raggiungere la perla preziosa di questo pod­cast: la trasformazione del suono dei corpi in musica e la fusione tra elettronica e tradizione africana, arte in cui Khalab è un maestro indiscusso.

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Questo articolo è uscito sul numero 1489 di Internazionale, a pagina 96. Compra questo numero | Abbonati