Fino a qualche anno fa gli investitori guardavano con invidia e timore al mondo delle criptovalute e a quella generazione di esperti informatici che faceva soldi con i loro computer. Poi nel 2019 è arrivato Sam Bankman-Fried, un ventenne laureato a Stanford che con la sua azienda, la Ftx, garantiva transazioni in bitcoin facili e, soprattutto, sicure per tutti. La Ftx è stata la porta di accesso al mondo delle criptovalute per sportivi, star dello spettacolo, baby boomer a digiuno d’informatica e amatori della finanza ansiosi di arricchirsi senza capire come funzionassero. A contribuire al successo dell’azienda c’era il carisma di Bankman-Fried: capelli sempre spettinati, bermuda e maglietta anche d’inverno, una timidezza ostentata e una normalissima Toyota come automobile. Mentre la sua ricchezza personale arrivava ai venti miliardi di dollari, lui sembrava sempre il ragazzo della porta accanto, bravo con i soldi e filantropo. Ma alla fine del 2022 l’incantesimo è finito per tutti con il crollo per bancarotta fraudolenta più veloce della storia. Questa miniserie in quattro puntate della radio pubblica canadese ricostruisce l’ascesa e il declino della Ftx, dando il giusto credito agli esperti di criptovalute che per anni hanno cercato di far capire al mondo che quello che sembrava un modo facile per fare soldi non era altro che uno schema Ponzi ben congegnato. ◆

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Questo articolo è uscito sul numero 1505 di Internazionale, a pagina 96. Compra questo numero | Abbonati